Nella riunione del Consiglio supremo della Difesa, presieduta da Mattarella, sulla questione palestinese la condanna è verso Hamas che così viene indicato come unico responsabile delle "pericolose spirali di violenza". Un regalo allo stato sionista di Israele e alla sua azione genocida, che viene indicata nel comunicato ufficiale semplicemente come "impatto sulla popolazione civile", "condizioni molto critiche" per la cacciata della popolazione... e niente di più; cos' come nello stesso comunicato si pone come prioritario "l'immediato rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas" per la cessazione delle "ostilità"; mentre nessuna condanna viene fatta dell'azione anche di queste ore di Israele a Rafah, nella distruzione di ospedali, del nuovo blocco degli aiuti umanitari, dei bombardamenti e uccisioni di civili, donne e bambini.
A questo Mattarella unisce la denuncia dell'antisemitismo, chiamando antisemitismo in realtà tutte le denunce, le proteste contro il sionismo di Israele che sfocia in un neo nazismo.
Mattarella da "super partes" diventa così da una parte sola.
Dal comunicato finale della riunione:
"Il Consiglio ha condannato nuovamente l’aggressione del movimento terroristico Hamas a Israele, che ha innescato pericolose spirali di violenza, rischiando di compromettere ogni tentativo di dialogo tra i
Paesi della regione. Lo scenario che si è delineato, con la reazione militare di Israele e il conseguente impatto sulla popolazione civile, rende sempre più grave la situazione umanitaria nei territori della Striscia di Gaza, con spostamenti forzati di ingenti masse di popolazione in condizioni molto critiche. La Repubblica italiana è impegnata a contribuire nel fornire aiuto alla popolazione coinvolta, con gli attori istituzionali e della società civile, e invoca l’applicazione del diritto umanitario e in particolare delle Convenzioni di Ginevra relative alla protezione dei malati e dei feriti, del personale medico e degli ospedali.In relazione al conflitto in atto nel Medio Oriente, il Consiglio reputa indispensabile l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas, la cessazione delle ostilità da ambo le parti e la ricerca di percorsi di dialogo e di convivenza lungo l’unica strada ragionevole: la soluzione dei “due popoli, due Stati”.
La crisi mediorientale, con il suo portato d’odio, ha fatto riemergere anche il fenomeno dell’antisemitismo che va ben al di là di quanto sta avvenendo in Medio Oriente. Fenomeno che, oggi come ieri, si nutre di una visione distorta della storia e che deve incontrare la più netta condanna, senza ambiguità, senza interpretazioni di comodo".
Nessun commento:
Posta un commento