1 - E’ importante che la mobilitazione degli studenti universitari cresca e si estenda ai settori che possono contribuire alla lotta politica generale. Questo movimento è un termometro e un possibile detonatore sociale.
2 - Occorre dare il massimo risalto all’azione repressiva dello Stato che mostra la natura del governo e diventa politica.
3 - Dobbiamo portare questa denuncia alle fabbriche.
4 - I segnali che vengono dai movimenti degli studenti e l’azione del governo hanno similitudini con quelli degli anni 68/69: l’ondata iniziata negli Usa ha contagiato in Europa, in Italia. Questo ci permettere di leggere questa dinamica come interessante che arrivi al movimento operaio e popolare. La Palestina può essere il nuovo Vietnam’, determinato dalla situazione mondiale, dal nostro specifico governo fascista che reagisce non solo con la repressione ma ponendo un carico ideologico.
Questo governo è una “manna dal cielo”. Il tipo di reazione, di carico che ci mette sui provvedimenti – i caratteri personali anche aiutano la nostra propaganda e ci permettono di essere più precisi.
La comprensione della situazione politica e sociale esige un salto di qualità nella risposta rispetto al tipo di scontro che c’è. Oggi non possiamo essere “gattini ciechi”, né spontaneisti, accodandoci al movimento così com’è. Varie forze sono legate ad una visione ristretta per cui il movimento è tutto e il fine è nullo.
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