mercoledì 22 maggio 2024

pc 22 maggio - La contestazione al G7 in Puglia: le giornate del 13, 14 e 15 giugno e le iniziative che le prepareranno

 da ORE 12-Controinformazione rossoperaia del 21/05


Diamo ai compagni un'informativa sulla situazione del G7 in preparazione in Puglia.

Sui motivi del G7, sui contenuti, non sprechiamo parole, si tratta di un G7 di guerra il cui centro è sostanzialmente l'approvazione di un gigantesco piano di riarmo in funzione della nuova guerra, con tutti gli effetti che potrà avere all'interno dei singoli paesi che comprendono anche l’eventuale introduzione daccapo della leva obbligatoria, la militarizzazione dei territori e infine l'effetto trascinamento dell'economia di guerra scaricata sul proletari e masse. Altri temi importanti sono il controllo delle fonti di energia e la cosiddetta intelligenza artificiale che oggi come oggi è fondamentale dentro la ristrutturazione del Capitale e in particolare sul fronte della guerra.

Il problema è come contrastare il G7, come far sì che la Puglia sia altro che vetrina per il turismo mentre intanto diventa vetrina della guerra, ma sia invece teatro di una forte contestazione militante sul territorio, sostenuta da tutte le realtà proletarie, antiimperialiste, antagoniste che intendono essere presenti. È chiaro che prevedono gigantesche zone rosse, 5000 militari alloggiati peraltro nella maggior parte delle strutture alberghiere, piccole, medie, grandi della Puglia e naturalmente contigue al luogo del G7, a Borgo Egnazia, un resort di lusso su cui ci vorrebbe tutto un discorso a parte, dove i cosiddetti “7 Grandi” e quelli che saranno ulteriormente invitati potranno condurre la tre giorni prevista.

Oltre ai 7 Grandi è quasi certa la presenza di Modi, il capo del regime fascista indù in India e oggi paese

fondamentale negli schieramenti nella guerra inter-imperialista. La Meloni ha invitato personalmente quello che possiamo considerare in questo momento il più reazionario dei capi di governo e di Stato, il Presidente recentemente eletto dell'Argentina, Milei. Si parla di arrivo di Zelensky e anche dal Medio Oriente ci si aspetta una presenza significativa dentro il conflitto israeliano-palestinese nella contesa che riguarda l'intera zona che riguarda l’Iran.

Se questo è lo scenario politico è evidente che chi vuole contestare questo G7 si trova di fronte a un'immane schieramento di polizia, di zone rosse che, oltre che vessare tutti i cittadini della provincia di Brindisi, in particolare delle zone più contigue al G7, da Fasano a Ostuni, a Monopoli, alla stessa Brindisi, servono a costruire questo gigantesco circo che vuole impedire qualsiasi forma di contestazione.

Finora le manifestazioni annunciate finora non è chiaro se saranno alla fine autorizzate - ma si parla di autorizzare alcune manifestazioni – sono essenzialmente quelle legate al 13 giugno e quelle legate al 15 giugno. Per il 13 giugno, su iniziativa di Mattarella e chiaramente del governo, è prevista una cena a Castello Svevo di Brindisi la sera, una cena che sta chiaramente creando una situazione di zona rossa generalizzata in tutta la città in cui minuto per minuto, giorno per giorno, vengono aggiunte zone non transitabili, zone vietate di qualsiasi genere e tipo. Per il 13 giugno il coordinamento Anti G7 ha previsto una iniziativa contro le guerre per l'arrivo della portaerei Trieste a Costa Morena alle ore 18 presso i giardini di Vittorio Emanuele. La portaerei Trieste è una delle portaerei che saranno presenti nello scenario del G7 che hanno il loro centro nella massiva presenza apportata da Biden e dall’imperialismo americano. Successivamente è prevista una Controcena del G7 dei poveri/Manifestazione contro la Cena del G7 a Castello Svevo di Brindisi, che dovrebbe avere luogo in Piazza Vittoria alle ore 20. Questi sono i due appuntamenti annunciati per il 13.

Per 15 invece dovrebbe essere autorizzata una manifestazione unitaria nazionale contro il G7 con partenza da Fasano in piazza Palmina Martinelli.

Una linea differente rispetto al tipo di contestazione che noi auspichiamo prevedrebbe una aperta contestazione della cena al Castello Svevo e quindi dell'organizzazione di presenze creative e combattive che possano evidenziare l'opposizione a questa cena dei grandi. Per realizzare questo saranno necessarie una concentrazione di compagni e militanti prevalentemente della Puglia e del territorio e una determinazione per realizzare una iniziativa di questo genere che sarebbe giusta e legittima.

Se questi possono avere come punto di partenza i luoghi già deputati alle manifestazioni, vale a dire l'iniziativa per l’arrivo della portaerei a Costa Morena alle 18 o ancor più piazza della Vittoria dove è prevista la Controcena del G7 dei poveri, sono questioni che hanno a che fare con la logistica e con la strutturazione delle iniziative di contestazione per quella giornata.

Per quanto riguarda il 15, il problema essenziale è arrivare a Fasano e qui bisogna comprendere alcune questioni tecniche. Borgo Egnazia è un villaggio turistico collocato nei pressi della spiaggia della località balneare di Savelletri e dista materialmente 2 km da Savelletri ed è più o meno equidistante dalla stazione di Fasano. Borgo Egnazia è abbastanza distante sia da Fasano centro sia dagli altri luoghi. La distanza da Brindisi è all'incirca una settantina di chilometri. È previsto anche un campo, l'Ostuni Climate Camp a Cala dei Ginepri, un campo all'interno del quale sono previste delle attività, assemblee, dibattiti, nei giorni del G7. Questo campo è distante parecchio, Brindisi è il punto più vicino dal luogo in cui si tiene il Vertice. Gli organizzatori della manifestazione parlano di pullman che possono permettere che coloro che si trovino al campeggio di Ostuni possano raggiungere la manifestazione del 15.

Ci sarà la chiusura dello spazio aereo per quanto riguarda il periodo stretto dello svolgimento del Vertice, quindi è assai difficile che si possa arrivare con gli aerei nei tre giorni del vertice. Sicuramente difficilissimo arrivare all'aeroporto di Brindisi, ma quando si parla di spazio aereo chiuso si dice Bari/Brindisi, può anche darsi che lo stesso arrivo in aereo a Bari possa essere reso difficile.

Non è ancora chiaro come saranno impedite tutte le forme di comunicazione esistenti. Da Bari è possibile prendere un treno che arriva alla stazione di Fasano, ma questo è legato al fatto se la stazione di Fasano verrà inserita, come probabile, nella zona rossa e quindi potrebbe essere in quei giorni inagibile. Così come vi sono bus dalla stazione di Brindisi ma anche questi sono legati alle autorizzazioni al loro movimento che potrebbero essere difficili in quei 3 giorni. 

Questo è lo stato delle cose.

Chiaramente è giusto per tutti coloro che vengono di puntare direttamente, almeno il 15, su Fasano con i mezzi a disposizione. Chi arriva con i mezzi pubblici di insistere perché vengono messi a disposizione dalle località in cui si arriva mezzi per raggiungere Fasano.

E’ evidente l'intenzione del governo e dello Stato di ostacolare l'arrivo dei compagni e delle realtà che vogliano partecipare a questo Controvertice/contromanifestazione in quelle giornate. Però questa non è una novità. Abbiamo visto all'opera questo tipo di strutture in altre occasioni e quindi sarà necessario considerare che manifestare contro il G7 è giusto e legittimo oltre che necessario e nel fare questo, rappresentare gli interessi dei proletari delle masse popolari, non solo del territorio, ma dell'intero paese e del sistema-mondo, visto che questi signori sono i signori della guerra e i signori del genocidio in Palestina, i signori dell'economia di guerra, i signori della devastazione territoriale e ambientale, i signori della crisi climatica, i signori della crisi economica scaricati sui proletari e sulle masse popolari.

Per quanto riguarda proprio i tre giorni noi abbiamo una proposta che stiamo veicolando a partire da Taranto rispetto allo svolgimento delle tre giornate. Innanzitutto noi pensiamo che a livello nazionale vi debba essere un pronunciamento massiccio contro questo vertice con assemblee preparatorie e una giornata nazionale di lotta il giorno 13 di inizio del Vertice, una giornata di mobilitazione, informazione, controinformazione, presidi nelle fabbriche, nei posti di lavoro e sul territorio, e su questo pensiamo che le organizzazioni sindacali di base e di classe debbano svolgere questa funzione perché tutto il proletariato si schieri contro questo Vertice nelle forme in cui oggi è possibile. 

Come dicono gli stessi organizzatori, i nodi fondamentali del sistema-guerra in questa realtà della Puglia che è tutta trasformata, con Basi militari di ogni genere e tipo, in zona di guerra sono fondamentalmente, oltre che Brindisi in questa occasione la grande Base navale di Taranto, il sistema delle industrie belliche della Leonardo, la base aerea di Gioia del Colle e ancor più la base di Amendola, a Foggia, che è la base principale degli F 35. Ad Amendola vi è già stata una manifestazione nelle settimane scorse. A Taranto è in preparazione per il 2 giugno una manifestazione che ha al centro il ruolo di Taranto nel sistema guerra e la denuncia dei legami Italia-Israele, la denuncia dell'industria bellica, l'opposizione antimilitarista, anti-imperialista, proletaria e popolare a Taranto come città di guerra, la Puglia come zona di guerra, via il G7 dalla nostra terra! Questa del 2 giugno è una prova generale di una manifestazione che noi pensiamo di fare il giorno 14 a Taranto come uno degli anelli della contestazione del G7.

Quindi per il 13 la nostra proposta è una giornata di lotta nazionale e una contestazione della Cena del G7 a Brindisi, partecipando in forme combattive alle iniziative già previste ma con l'obiettivo di rendere visibili la contestazione della Cena, così come per quel giorno appoggiamo qualsiasi altro tipo di iniziative che possano realizzare le altre aree impegnate nella lotta al G7.

Il 14 manifestazione a Taranto nei pressi della Base navale e il 15 convergenza alla manifestazione di Fasano. Rispetto però a questa convergenza bisognerà discutere le forme con cui l'area antagonista, anti-imperialista, anticapitalista debba essere compatta per rendere quanto più efficace questa manifestazione. Abbiamo chiesto l'autorizzazione per un'Assemblea proletaria a Savelletri, che è il luogo più vicino al Vertice, per la mattina del 15. Pensiamo che non sarà autorizzata però l'abbiamo chiesta perché era giusto che i proletari e le organizzazioni che si rifanno ai proletari magari potessero essere sul territorio ad esprimere la loro posizione nei confronti del G7 nei pressi dei luoghi in cui esso si tiene.

Pensiamo di attivare negli ultimi 10 giorni un servizio di informazione quasi quotidiano, sia tecnico che pratico, che possa permettere la partecipazione dei compagni e il loro disciplinamento circa il modo come concentrarsi per le iniziative stesse. Abbiamo proposto un'Assemblea telematica nazionale innanzitutto alle organizzazioni sindacali di base ma aperta a tutti e aspettiamo che questa proposta venga raccolta dalle organizzazioni sindacali di base su scala nazionale, altrimenti essa si terrà comunque il pomeriggio del 31 maggio.

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