lunedì 25 marzo 2024

pc 25 marzo - La mobilitazione a Taranto per la Palestina con varie iniziative - La bandiera della Palestina attraversa il mare

 

Nel presidio/manifestazione per la Palestina di ieri sono stati portati dai compagni di proletari comunisti nuovi obiettivi importanti di denuncia e di nuove iniziative, sintetizzati dagli striscioni, con il lancio delle tre campagne Palestina/Intervento imperialista dell'Italia in Mar rosso/Contro il G7-guerra.  

Anche sabato si sono estense le adesioni al comitato #iostoconlapalestina e contatti, soprattutto di ragazze che vogliono impegnarsi nella solidarietà al popolo palestinese; così come di vari migranti che si fanno attivi e poi lasciano indirizzi.

Gli striscioni hanno poi "sanzionato" 2 importanti zone militari: la nuova Base navale e l'Arsenale militare contro la missione imperialista in Mar rosso dalla parte dei ribelli Houthi.

Tanti interventi al microfono - riportiamo. di seguito, quello dell'operaio ex Ilva Slai cobas - hanno portato una forte denuncia della terribile situazione della popolazione di Gaza, soprattutto negli ospedali, per le donne che non possono partorire, con testimonianze dirette di infermieri, medici, donne palestinesi; la necessità di legare la solidarietà alla Palestina all'elevamento della lotta contro il nostro imperialismo e il governo Meloni complice; la denuncia chiara e senza equivoci della natura dello Stato di Israele; l'annuncio delle nuove iniziative.

Al mattino affissione di striscioni: "La Puglia non è zona di guerra NO al G7 sulla nostra terra" che hanno lanciato la campagna autonoma sul G7. 

Da pescatori di Taranto, la bandiera della Palestina 
attraversa il nostro mare

Il mare di Taranto non è zona di missioni di guerra ma di solidarietà tra i popoli, con la Palestina!

 


Torneremo a manifestare davanti all'ammiragliato, come alla Base navale; insieme ad un intervento alla Leonardo di Grottaglie leader della produzione militare per le guerre imperialiste. 

La continuazione dell'azione su Palestina/Mar rosso è ora, non può "aspettare" la manifestazione del 25 aprile, come di fatto è emerso in una recente assemblea nella casa del popolo-ex casa occupata - cui avevamo partecipato - dove è prevalsa la posizione sulla scadenza 25 aprile, che sottintende che fino ad allora non si fa niente se non riunioni. 

Il 4 aprile alle ore 18 è convocata una riunione presso la sede Slai cobas per decidere e organizzare prossime iniziative.

Intervento operaio ex Ilva Slai cobas:

"I sionisti, i filosionisti ed i loro alleati sono abili a mistificare il significato dei termini, un

po’ come quando i partiti borghesi dell’arco parlamentare parlano di libertà ma sotto intendono liberalismo. Sono due concetti totalmente differenti pur avendo la stessa radice semantica. Coloro i quali ci accusano di antisemitismo dovrebbero in realtà rivolgere a loro stessi queste accuse; il sionismo è un’ideologia razzista, malata, è l’ideologia della superiorità della razza tanto cara ai nazisti, e che noi ripudiamo. In realtà ad essere pienamente antisemiti sono i sionisti israeliani. Non è un segreto per nessuno che il popolo israeliano sia composto in larga parte da gente di origine europea divenuti, in taluni casi, sporchi coloni. Questi nulla hanno a che vedere con i semiti di cui si fregiano di appartenere, cosa che invece è insito nel popolo palestinese, gente che vive da sempre in quelle terre, sono loro infatti i veri discendenti dei patriarchi biblici, dunque sono loro ad essere in realtà i veri semiti, ne consegue dunque che chiunque li massacri, come sta avvenendo ormai da più di cinque mesi nella Striscia di Gaza, e li torturi come accade in Cisgiordania, sia il vero antisemita. Non accettiamo accuse di alcun genere, meno che meno da chi sistematicamente procede all’eliminazione di un’intera nazione, né da chi ne è complice come il nostro governo che è erede del fascismo, loro sono già condannati dalla Storia".

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