venerdì 29 marzo 2024

pc 29 marzo - Milano ancora in piazza sabato per la Palestina

gaza

Per un cessate il fuoco permanente.

Per l'invio immediato di aiuti alimentari e sanitari.

Per la liberazione di tutt@ i prigionier@.

Per il ritorno dei/delle profugh@

Per il diritto all'Esistenza, alla Resistenza, 

alla Libera Autodeterminazione del Popolo Palestinese.

NOI SIAMO CON LA RESISTENZA PALESTINESE!

Tutte e tutti in piazza contro l'escalation di guerra nel mondo.

Gli assassini sionisti non si fermano. 

I criminali sionisti israeliani continuano il genocidio del popolo palestinese con le bombe, le stragi, le armi, l'assedio e la fame, sotto gli occhi complici delle grandi potenze imperialiste occidentali.

Perché di GENOCIDIO si tratta, con uno schiaffo pesante come un macigno, anche sulla faccia degli ipocriti, dei sostenitori e degli apologeti di una criminale presunta "equidistanza" tra gli occupanti colonialisti israeliani e il popolo Palestinese che è stato espropriato della propria terra e dello stesso diritto all'esistenza. 

Ipocriti perché parlare di pace, senza riconoscere il torto subito dal popolo Palestinese, vuol dire essere complici di un genocidio. 

Schifosi ipocriti perché parlano di pace mentre si forniscono armi allo stato occupante sionista/colonialista.

Bugiardi ipocriti perché parlano di pace ma intendono pacificazione forzata per ridurre definitivamente il popolo palestinese in una situazione di sottomissione e sancire l'occupazione militare sionista come dato irreversibile. 

Miserabili ipocriti perché  pronti a condannare un prossimo certo 7 ottobre, una prossima legittima rivolta Palestinese come prodotto naturale e conseguente di un'occupazione

violenta, razzista e discriminatoria che toglie dignità, diritti e la stessa vita ai Palestinesi.

Il progetto colonialista dell'entità sionista-Israele è chiara e rivendicata: procedere alla pulizia etnica dal Giordano al Mar Mediterraneo utilizzando ogni mezzo necessario con la certezza che nessuno disturberà gli assassini. 

La disumanizzazione dei palestinesi descritti come una "razza inferiore", l'arabo/islamofobia e il razzismo inculcati alle bambine e ai bambini fin dalle nelle scuole primarie dai programmi scolastici israeliani sionisti e fondamentalisti,  insieme al presunto diritto su base religiosa alla terra palestinese, hanno prodotto l'eliminazione di ogni remora o freno morale nel condurre una guerra che, come definizione, è già la morte di ogni umanità. 

La quotidiana decennale esaltazione del presunto "suprematismo ebraico", quasi una nuova "razza ariana", l'apartheid, la violenza razzista, l'assoluta dipendenza economica prodotta dal colonialismo, la discriminazione e la privazione di ogni diritto, si sono ora trasformate in Soluzione Finale con l'attuale guerra genocida: stragi di civili, esecuzioni e deportazioni di massa, fame, malattie e stupri etnici e umiliazioni sessuali come comprovato da studi delle stesse nazioni unite.

Ma nessuno ferma gli assassini liberi di compiere ogni massacro come le ultime "stragi degli affamati" che segnano un ulteriore salto oltre il confine dell'umanità. Anzi!

La stessa ultima ipocrita e miserabile risoluzione dell'Onu, passata con l'astensione degli Usa come monito ad Israele di liquidare con metodi meno eclatanti il popolo palestinese, verrà probabilmente disattesa dal governo Netanyahu pur con la richiesta di soli 15 giorni di cessate il fuoco, senza alcuna garanzia di una quantità sufficiente di aiuti umanitari e senza minimamente metter in discussione l'occupazione militare a Gaza e in Cisgiordania dove giorno dopo giorno la Resistenza combatte legittimamente per difendere il popolo palestinese dalla criminale violenza coloniale sionista.

Meloni nato

Il governo italiano dei "patrioti de noantri", patetici ma pericolosi cialtroni, nazionalisti militaristi e bellicisti, mentre cura qualche bambino Palestinese diventato trofeo, sponsorizza ideologicamente l'aumento esponenziale dell'esportazione di armi in Israele.

Secondo i dati Istat, l'Italia ha esportato armamenti in Israele, nell'ultimo trimestre del 2023, per un valore complessivo di 2,1 milioni di euro con un'impennata di 1,3 milioni di euro nel dicembre 2023.

- Le corvette della marina militare israeliana che pattugliavano il mare davanti a Gaza sparando ai pescatori Palestinesi per impedirgli di pescare oltre l'arbitrario, univoco e illegittimo confine imposto da Israele, ora sparano direttamente su case e civili a Gaza con i cannoni italiani della Oto Melara. La Oto Melara è una fabbrica di armi controllata dalla Leonardo, azienda leader nel settore degli armamenti il cui maggiore azionista è il Ministero dell'economia e delle Finanze.

-   I radar che guidano queste navi militari sono fornite dalla Selex sempre del gruppo Leonardo. 

-   La Beretta di Brescia, la Fiocchi di Lecco, la Cabi Cattaneo di Milano tra le altre, forniscono all'esercito genocida milioni di proiettili, munizioni vari, bombe, granate, missili e siluri con un profitto incalcolabile per le "nostre" fabbriche di morte sul sangue, sulla carne straziata e la stessa vita del popolo Palestinese.

VENTI DI GUERRA GLOBALI

La tragedia palestinese inoltre, non fa che rafforzare la preoccupazione per i venti di guerra che diventano giorno dopo giorno sempre più forti.

La "tendenza alla guerra", nell'analisi dialettica di Karl Marx, è intrinseca alle dinamiche di sviluppo del capitale sta trovando concretezza con il suo portato di tragedia per l'intera umanità. La saturazione pur disomogenea dei mercati mondiali, i diversi processi di concentrazione del capitale parallelamente alla tendenza all'affinamento organico dei rapporti tra capitale finanziario e capitale industriale, l'aggressività della concorrenza a tutto campo determinata da questi processi globali e dal cosiddetto "sviluppo" della società capitalista, stanno producendo le condizioni, superando il confine dello scontro politico/militare "per procura" o delimitato territorialmente, per uno scontro diretto e frontale tra le potenze globali. Tra imperialismi grandi e piccoli che spingono per L'aggregazione dei diversi stati nazionali in poli economici-politici-militari per il controllo e l'accaparramento delle risorse e dei mercati mondiali in una fase di crisi generalizzata dell'economia capitalista. Tutti questi processi globali si stanno trasformando sempre più velocemente in contrapposizione militare in attesa della scintilla più o meno casuale che lo faccia deflagrare e trasformare in terza guerra mondiale.

La guerra combattuta sul suolo e sulla pelle del popolo ucraino sta diventando la miccia di questa possibile guerra globale. L'escalation di tante piccole provocazioni che si sommano l'una all'altra senza la volontà di arrivare ad un cessate il fuoco e ad una realistica pace, stanno creando le condizioni per un "incidente", per il "casus belli" di cui la storia è piena, senza possibilità di ritorno.

Non a caso anche l'Italia, investita da questi venti di guerra si prepara alla guerra con una costruzione ideologica del consenso all'idea di paese/nazione militarista e bellicista. Del resto questa sub-cultura con un'impronta  esplicitamente fascista è un elemento fondante del governo Meloni-Salvini-Tajani cosi invece liberista, rigorista e liberista dal punto di vista economico, come anche fedele partner-suddito, con smanie di protagonismo, del blocco imperialista occidentale Usa/Nato. Nel 2023, il "governo dei patrioti" ha riaffermato e rilanciato  che l'Italia ha sospeso e non abolito la leva militare obbligatoria nel 2005 con la possibilità di ripristinarla in caso di guerra o di una grave crisi internazionale che richieda un maggior numero di soldat@.

Nel frattempo l'Italia entra in guerra senza dichiararla con tutta la "virile boria" del capomanipolo Crosetto (ex dirigente della Leonardo..); schiera navi da guerra nel Mar Rosso con la direzione tattica dei convogli militari a difesa del trasporto navale di armi ad Israele contro le ritorsioni Houthi e a protezione del  traffico commerciale. Ancora una volta a difesa degli assassini sionisti e del profitto sulla pelle e sull'esistenza del popolo palestinese.                        

Nel frattempo i sindacati dei portuali segnalano l'incremento in sordina, ma estremamente significativo, degli sbarchi di mezzi e armamenti USA. per la base militare italiana a Camp Derby che ospita forze armate statunitensi.

Crediamo che la vittoria sionista in Palestina significhi un ulteriore rafforzamento dei venti di guerra globali e da qui il sostegno imperialista alle strategie genocide in Palestina. Ed è per questo che il sostegno al popolo palestinese deve essere completo e incondizionato per arrivare ad una Pace Giusta. Provando a guardare la realtà con occhi distaccati, possiamo tragicamente dire che stiamo vivendo la quotidianità delle nostre vite con il sottofondo dei rumori, della disumanità, dello strazio dei gemiti di dolore di un GENOCIDIO  è questo è intollerabile.

Chiediamo a tutte e tutti, ad ogni militante internazionalista, ad ogni sostenitore della giustizia sociale, ad ogni essere umano che provi sdegno e ribrezzo davanti allo sterminio del popolo Palestinese, di schierarsi, di boicottare lo stato sionista e di schierarsi in difesa e solidarietà con il popolo Palestinese.

Chiudiamo con un bellissimo brano di Samah Jabr psicoterapeuta e scrittrice Palestinese :

“... Noi, palestinesi, assomigliamo a dei papaveri rossi, dalla vita breve e fragile. La comunità internazionale non è impressionata dalla nostra bellezza e trascura di tutelarci. Al contrario, ci dice spesso che la nostra aspirazione alla liberazione è assurda e non può fiorire. Ciò nonostante, noi abbiamo fiducia nella nostra capacità collettiva di abbellire il versante brullo della montagna e di ispirare una primavera rivoluzionaria agli oppressi della terra”. 

Samah Jabr verrà in Italia per un giro di incontri a Milano, Piacenza, Pisa e Firenze.  A Milano l'incontro/confronto è organizzato da "Salaam-Ragazzi dell'Ulivo" e dal Csa Vittoria il 9 aprile alle ore 21:00 presso il Csa Vittoria in via Friuli angolo via Muratori (MM Lodi Tibb)                                                                                                     

In quella serata saranno disponibili i testi di Samah Jabr "Dietro i Fronti" e "Sumud. Resistere all'oppressione" pubblicati da Sensibili alle Foglie.

Sarà anche disponibile il pamphlet "Io sto con la Palestina" (scaricabile qui)


Ricordiamo la campagna per la ricostruzione dell'Asilo Vittorio Arrigoni a Gaza (www.ricostruiamoasilovik.it)

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