Alcune centinaia di manifestanti provenienti da diverse città siciliane hanno animato il corteo di ieri pomeriggio a Niscemi, dove c'è il MUOS, impianto satellitare Usa al servizio della guerra, oggi pienamente attivo nella guerra interimperialista in Ucraina.
Un corteo che ha attraversato il paese di Niscemi, per portare nuovamente un messaggio diverso anche alla popolazione, che negli anni passati ha anche lottato contro l'installazione del Muos, contro la campagna ideologica/politica quotidiana del governo italiano sulla necessità/giustezza della guerra in corso, snodandosi fino alla piazza principale del centro storico con continui slogan e comizi volanti con cui si è riaffermato con forza il No alla guerra al servizio degli interessi dei padroni capitalisti, No alle Basi e a tutti gli strumenti di distruzione e morte come il MUOS, no alle politiche di economia di guerra scaricata in modo sempre più pesante da questo governo contro lavoratori, popolazioni, denunciando anche il pericolo reale che territori come la Sicilia ma non solo corrono con la presenza delle Basi Usa/Nato: La Sicilia non è zona di guerra, fuori le Basi Nato dalla nostra terra!
Una manifestazione gemellata con quella di Genova promossa dagli operai portuali del Calp, in cui si è portata anche la denuncia di questo Stato, di un governo rappresentato dall'ala della borghesia più reazionaria che vuole reprimere ogni forma di dissenso e chi si ribella e lotta contro questo sistema di sfruttamento, oppressione e guerra, vedi oggi l'accanimento vendicativo dello Stato contro Cospito.
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