sabato 11 settembre 2021

Sindacato di classe - La strage quotidiana sui posti di lavoro per ora senza risposta dei lavoratori - Portare nello sciopero generale dell'11/10 con forza la questione, ridefinire una piattaforma di lotta continuata, ricostruire su scala locale e nazionale la Rete nazionale

 Info da slai cobas per il sindacato di classe - info/contatti slaicobasta@gmail.com

Gli omicidi bianchi non si sono mai fermati

Morire di lavoro. Un'insostenibile media di tre morti ogni 24 ore. Operaio del marmo travolto dalle lastre a Pietrasanta, pensionato precipita da un albero che stava potando in un'azienda agrituristica nelll'aretino, altro operaio trovato esanime in un cantiere della metro di Napoli. Solo in Toscana cinque vittime in dieci giorni. E su Luana la perizia sull'orditoio accusa: manomessi i dispositivi di sicurezza. "Invece nel nostro caso – chiosa Marco Piagentini, che ha perso moglie e due figli nella strage ferroviaria di Viareggio – con un artifizio non è stato riconosciuto l'incidente sul lavoro".

Manifestazione contro le morti sul lavoro

Manifestazione contro le morti sul lavoro

Se nemmeno le fasi più acute della pandemia avevano arrestato il quotidiano, tragico rendiconto di omicidi bianchi e di gravi incidenti sul lavoro, alla ripresa produttiva si sta accompagnando un escalation di lutti, che mantengono stabile l’insostenibile media di tre morti ogni 24 ore.
Nel giorno in cui i lavoratori del porto di Livorno scioperavano per due ore, raccogliendo l’invito di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti dopo la morte di Juan Galao, marinaio filippino di 54 anni della petroliera

italiana Meligunis, ucciso alla Darsena Petroli da un cavo d’ormeggio della nave che si è spezzato colpendolo al torace come una gigantesca frusta, il bollettino dei caduti sul lavoro ha registrato altre due vittime in Toscana e una in Campania.
Teatro della morte di Andrea Bascherini, 54 anni compiuti venerdì scorso, il piazzale dell’azienda marmifera “2P trading srl”, lungo la via Aurelia a Pietrasanta. L’operaio è rimasto schiacciato da due blocchi di lastre di marmo, solo per miracolo un suo compagno di lavoro ha evitato di fare la stessa fine
L’altra vittima odierna in Toscana, a Castiglion Fiorentino, è Giuseppe Zizzo, 73 anni, precipitato da un albero che stava potando nell’area di un agriturismo, dove poteva entrare “in quanto amico del proprietario”. Al cordoglio della Flai Cgil, la segretaria nazionale Tina Balì ha accompagnato parole chiare: “E’ una strage continua che non si riesce ad arginare. Crediamo sia necessario intervenire a tutti i livelli”.
Sarà infine chiarita dalla magistratura la dinamica della morte di Luigi Manfuso, ritrovato nel fossato della banchina dei treni sul cantiere della stazione Tribunale del metrò della Linea 1 di Napoli, e spirato poche ore dopo in ospedale. e.
Nessun dubbio invece sulla terribile fine di Luana D’Orazio, la giovane mamma apprendista operaia che a inizio maggio, senza avere al suo fianco un tutor come vorrebbe la legge, fu letteralmente “ingoiata” da un orditoio. In questo caso la perizia disposta dalla procura di Prato ha accertato che il macchinario andava a pieno regime e senza le protezioni, con la fotocellula di sicurezza disattivata per far andare l’orditoio anche senza la saracinesca di sicurezza abbassata.

Nessun commento:

Posta un commento