sabato 11 settembre 2021

Internazionale - BRASILE: MIGLIAIA IN PIAZZA CONTRO BOLSONARO che cerca il Golpe con appoggio USA, soprattutto trumpisti e negazionisti NOVAX... Massimo sostegno alle manifestazioni di piazza ma è la guerra di popolo la strada vincente

stralci da infoaut

Migliaia di persone in piazza in Brasile dopo la “chiamata” fatta direttamente dal presidente della Repubblica, il fascista Bolsonaro. In una deriva sempre più simile a quella trumpiana, Bolsonaro ha cercato la prova di forza in piazza,

L’obiettivo è abbastanza chiaro da mesi: con una situazione sanitaria ed economica pesantissima, le elezioni presidenziali 2022 rischiano di essere, per l’attuale numero uno a Brasilia, un tracollo, tanto che i sondaggi danno già ampiamente avanti al ballottaggio l’ex presidente socialista e del Pt, Luca Inacio Da Silva.

Da tempo Bolsonaro ha poi ingaggiato una battaglia tutta interna ai palazzi del potere, che lo hanno

visto più volte scontrarsi frontalmente con il Parlamento, da un lato, e con la Corte Suprema Brasiliana, dall’altro. Per questo Bolsonaro aveva chiamato alla piazza il 7 settembre, cercando di sfruttare anche il richiamo di una data simbolo: vale a dire, l’indipendenza dal Portogallo, datata 07.09.1822.

I cortei pro-Bolsonaro, definiti dallo stesso presidente della Repubblica “in difesa della libertà” (principalmente la sua, visti i molti guai giudiziari) hanno coinvolto  decine di migliaia, soprattutto nella capitale Brasilia e a San Paolo, tradizionale feudo della destra brasiliana.

Imponenti però anche le contro-manifestazioni organizzate dall’opposizione politica, sociale e di movimento, di stampo elettorale, che si è mobilitata in tutto il Brasile al grido di “#forabolsonaro”.

Pochi invece gli scontri, temuti alla vigilia: qualche tafferuglio a Brasilia, con la polizia – in odore di poter aiutare lo stesso Bolsonaro a tenere il potere mettendo sotto tutela magistratura e Parlamento – che, per ora, è rimasta al suo posto, bloccando i manifestanti pro-Bolsonaro. Respinto anche il tentativo, effettuato mercoledì 8 settembre, di un gruppo di sostenitori di Bolsonaro di irrompere nella sede del ministero della Salute a Brasilia.

Aperta infine un’inchiesta contro l’imprenditore Usa Jason Miller, ex consigliere del presidente Usa, Donald Trump, indagato nell’ambito di una causa condotta dalla Corte suprema  sulla “organizzazione e il finanziamento di atti antidemocratici”. A Miller l’indagine è stata notificata quando stava per imbarcarsi di rientro negli Stati Uniti dal Brasile, dopo avere partecipato alla Conservative political action conference (Cpac), un vertice politico promosso annualmente dai movimenti ultraconservatori americani. Miller in Brasile ha promosso il social network GETTR, punto di riferimento della fake news sul Covid19 e di tutte le varie teorie sovraniste e cospirazioniste dell’ultradestra.

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