sabato 11 settembre 2021

Internazionale - Libia - impazza la lotta delle fazioni al servizio dei diversi padroni - imperialisti/turchi, ecc - l'Italia imperialista è in quel pantano ed è bene che affondi!

Guerra tra milizie, occupato il ministero della Sanità in Libia

L’incontro ieri alla Farnesina tra Di Maio e il presidente dell’Alto Consiglio libico al-Mishri
L’incontro ieri alla Farnesina tra Di Maio e il presidente 
dell’Alto Consiglio libico al-Mishri

La battaglia tra le milizie rivali libiche è uno dei problemi centrali della Libia post-Gheddafi. Da anni, infatti, i vari gruppi di miliziani che imperversano nel Paese si contendono lo spazio politico attraverso assalti armati, rapimenti e uccisioni di «nemici». Violenze quotidiane coperte spesso dalle autorità locali che si servono di questo gruppo o dell’altro per farsi guerra internamente.
L’occupazione del ministero della Sanità avvenuta ieri a Tripoli da parte della 444ma Brigata non è stata quindi una novità, ma ha confermato solo la gravità della lacerazione nazionale. Il gruppo armato protagonista dell’assalto di ieri è guidato dal miliziano salafita Mahmoud Hamza ed è tecnicamente sotto il ministero della Difesa.

EX CAPO DELLE FORZE SPECIALI di deterrenza (Rada) dirette dal Ministero dell’Interno, Hamza ha formato la 444ma Brigata al termine della fallimentare offensiva (2019-2020) del generale Haftar. Considerata vicina alla Turchia, la Brigata è una delle principali milizie del Paese ed è operativa soprattutto sul fronte della lotta al traffico degli esseri umani e al contrasto al contrabbando di petrolio. Ad opporsi ad Hamza, come venerdì scorso, c’era ieri l’Autorità di supporto alla Stabilità (Ass) di al-Kikli che fa capo al Consiglio presidenziale. Sono volati colpi di armi da fuoco – hanno riferito i media locali – ma non ci sono state vittime. Il messaggio politico è comunque passato in modo chiaro.

Intanto.... In un rapporto pubblicato ieri, l’ong libica per il monitoraggio dei crimini (Lcw) di stanza a Londra ha accusato il Governo di unità nazionale di non aver adottato «alcuna misura» per porre fine alle violenze registrate nel Paese, né di aver assicurato alla giustizia i responsabili dei crimini, soprattutto a danno dei migranti siriani nei centri di detenzione.

Nelle stesse ore in cui il ministero della Salute veniva occupato, infatti, una delegazione governativa capeggiata dal premier Dabaiba era a Tobruk (Cirenaica, est della Libia) per rispondere alle domande dei parlamentari su diversi importanti questioni: dal bilancio di stato, ai continui blackout elettrici, alla nomina di un ministro della Difesa, fino alla lotta contro la pandemia di Covid-19.

IERI, INTANTO, È VOLATO A ROMA il presidente dell’Alto Consiglio libico al-Mishri per incontrare alla Farnesina Di Maio. Il ministro degli Esteri italiano ha ripetuto al suo alleato i risultati positivi raggiunti dalle parti libiche, assicurando il sostegno di Roma alla stabilizzazione del Paese...(?)

Nessun commento:

Posta un commento