No Tav contro la magistratura: "Il giudice Minucci ci condanna perché ha parenti in polizia"
Il movimento annuncia per sabato 20 ottobre un'azione dimostrativa nell'area del cantiereIl movimento No Tav all'attacco del giudice Diamante Minucci che questa mattina ha condannato diversi storici attivisti per una manifestazione del 2015: "La giudice Minucci ha parenti molto stretti nelle forze dell'ordine e pensiamo non sia psicologicamente serena quando si tratta di giudicare fatti su manifestazioni e l'ordine pubblico - denunciano in una conferenza stampa davanti alla prefettura di Torino - Da anni continua a comminare condanne pesantissime anche quando i pm come Rinaudo chiedono l'assoluzione. Dubitiamo che da parte sua ci sia imparzialità e per questo chiederemo la ricusazione nei prossimi processi".
Alberto Perino, storico leader della lotta contro l'alta velocità Torino-Lione, si scaglia contro fogli di via e avvisi orali che hanno colpito decine di attivisti nelle ultime settimane: "I fogli di via hanno colpito persone che hanno terreni nei Comuni in cui non possono più avvicinarsi. Questo è inaccettabile - denuncia - La prefettura dal 28 giugno 2011 reitera le ordinanze che bloccano il traffico nel cantiere, per noi sono provvedimenti incostituzionali".
Il leader di Askatasuna, Lele Rizzo, annuncia un'azione dimostrativa contro i fogli di via nell'area del cantiere per sabato 20 ottobre: "Non siamo qui a piangere per fogli di via, denunce e condanne. Abbiamo dimostrato in questi anni che sappiamo che quando infrangiamo la legge lo facciamo consapevolmente - dice - Qui invece ci troviamo in una situazione paradossale procura, questura e prefettura si sono sostituti a chi dovrebbe decidere se e come fare questa opera".
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