Se
nei mesi di campagna elettorale abbiamo sentito gli esponenti del
“governo del cambiamento” promettere un’inversione di rotta rispetto le
politiche delle grandi opere, ad oggi queste affermazioni restano
lettera morta.
Solo un anno fa la
nostra valle vedeva i boschi bruciare e 6 mesi fa la montagna franare
sulle case di molti valsusini, tutto ciò a causa della mancanza di
investimenti pubblici per la manutenzione e la messa in sicurezza del
territorio. Pochi mesi fa crollava il ponte Morandi a Genova e nei
giorni scorsi la Sardegna piangeva morti e distruzione a causa del
maltempo. Un film visto troppe volte, dove speculazioni, negligenza ed
interessi dei privati la fanno da padrona e le priorità del governo
sembrano altre, come l’approvazione del decreto Sicurezza che si traduce
in una dichiarazione di guerra ai poveri di questo paese.
Non
abbiamo mai delegato la nostra lotta a nessuno e come noi numerosissime
lotte territoriali vogliono prendere parola e raccontare quella verità
che molti vorrebbero nascondere: non c’è alcun
cambiamento, non c’è
nessun rispetto per i territori e per chi li vive, non c’è alcuna
garanzia per il futuro di tutti e tutte.
Continuiamo ad essere convinti della necessità di proseguire un percorso comune, convocando un’assemblea nazionale il 17 novembre in Val di Susa,
a Venaus, per rafforzare il fronte di chi ha cuore il futuro dei
territori e chiede uno stop immediato di tutte le grandi opere inutili e
dannose. Il giorno successivo costruiremo un’iniziativa di lotta sul
territorio alla quale invitiamo tutti e tutte a partecipare!
Dalla Conferenza dei Territori riunitasi a Firenze il 6-7 ottobre giunge l’invito ad una mobilitazione diffusa sui tutti i territori l’8 dicembre,
data storica per il nostro movimento e dal 2010 celebrato dal 2010 come
la Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte.
L’assemblea del 17 novembre sarà l’occasione per coordinarci e
rilanciare con forza questa mobilitazione su tutto il territorio
nazionale!
Quest’ulteriore tappa di
un cammino comune si auspica possa moltiplicare i momenti di confronto
sul territorio e portare nei prossimi mesi ad una manifestazione nazionale a Roma contro le Grandi Opere, per la giustizia ambientale e i beni comuni.
Lo
ricordiamo, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che non esistono
“governi amici” e che la difesa del futuro è nelle nostre mani.
Ci vediamo in Val di Susa il 17 novembre!
Movimento No Tav
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