L’arresto di Margherita Calderazzi non rappresenta
solo un attacco alla libertà di espressione e di opposizione di una
specifica area politica e sindacale.
Margheria Calderazzi è infatti una dirigente da sempre impegnata in prima fila in difesa ed in rappresentanza dei proletari, degli strati popolari e delle donne oppresse e sfruttate. Il suo arresto rappresenta quindi anche un tentativo volto ad intimidire e decapitare chi oggi, di fronte alla crescente perdita di consensi e di autorità morale dei partiti reazionari (Lega, M5S, FI. PD) e dei sindacati confederali guarda alla prospettiva della ripresa della lotta di classe come unica possibile via d’uscita dall’attuale situazione. Si possono condividere o meno, nel dettaglio, le posizioni di Margherita Calderazzi, ma è interesse e dovere di ogni proletario schierarsi oggi al suo fianco e difendere e valorizzare l’impegno di un’area sindacale come quello dello slai cobas per il sindacato di classe e di un area politica come quella di proletari comunisti. Si tratta di un’area che, di fronte alla reazione politica e culturale, alla repressione e alla pericolosa e colpevole confusione politica e ideologica di tante organizzazioni ed aree del sindacalismo di base e dell’ “estrema sinistra”, continua a mantenere ferma la bandiera dell’opposizione di classe a questo governo e alla falsa sinistra sindacale e politica riuscendo a non perdere la testa e a non farsi imbrogliare dalle sirene del populismo e del nazionalismo.
Margheria Calderazzi è infatti una dirigente da sempre impegnata in prima fila in difesa ed in rappresentanza dei proletari, degli strati popolari e delle donne oppresse e sfruttate. Il suo arresto rappresenta quindi anche un tentativo volto ad intimidire e decapitare chi oggi, di fronte alla crescente perdita di consensi e di autorità morale dei partiti reazionari (Lega, M5S, FI. PD) e dei sindacati confederali guarda alla prospettiva della ripresa della lotta di classe come unica possibile via d’uscita dall’attuale situazione. Si possono condividere o meno, nel dettaglio, le posizioni di Margherita Calderazzi, ma è interesse e dovere di ogni proletario schierarsi oggi al suo fianco e difendere e valorizzare l’impegno di un’area sindacale come quello dello slai cobas per il sindacato di classe e di un area politica come quella di proletari comunisti. Si tratta di un’area che, di fronte alla reazione politica e culturale, alla repressione e alla pericolosa e colpevole confusione politica e ideologica di tante organizzazioni ed aree del sindacalismo di base e dell’ “estrema sinistra”, continua a mantenere ferma la bandiera dell’opposizione di classe a questo governo e alla falsa sinistra sindacale e politica riuscendo a non perdere la testa e a non farsi imbrogliare dalle sirene del populismo e del nazionalismo.
Slai Cobas per la coscienza di classe
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