domenica 5 agosto 2018

pc 5 agosto - NO MUOS 4 AGOSTO - la polizia spara lacrimogeni

TRA TAGLI E BOTTI, LA NOTTE DEI NO MUOS

Stanotte, durante il campeggio di lotta No MUOS al presidio adiacente il mostro della marina militare statunitense, le donne e gli uomini presenti hanno deciso di partire in corteo intorno alle recenzioni delle basi, intonando slogan contro la guerra imperialista e la devastazione ambientale.
Sono anni ormai che ribadiamo la nostra contrarietà a uno strumento di guerra che devasta il nostro territorio e chi ci vive, contribuendo, inoltre, alle tantissime guerre portate avanti in tutto il mondo dagli Stati Uniti e dalla NATO e a cui l’Italia destina milioni e milioni di euro al giorno.
Nonostante la contrarietà della popolazione niscemese e siciliana e i sequestri della magistratura il MUOS, però, continua a esistere, funzionare e uccidere.

Qualcuno pensava che a fermare la lotta sarebbero bastate le denunce, i ricatti, i fogli di via o le minacce, ma in tutti questi anni non abbiamo mai mollato di un passo, nemmeno nei momenti più difficili, consapevoli dell’importanza di contrastare uno strumento di morte emblema dell’imperialismo statunitense.
Per questo stanotte, insieme a centinaia di compagne e compagni provenienti da tutta Italia e da altre parti d’Europa, abbiamo attraversato le strade che costeggiano la base, guardando le antenne e tagliando simbolicamente vari metri di rete, prima di attaccare il cancello numero due, spezzando le sue catene e danneggiandolo. La passeggiata notturna ha proseguito per tutto il tragitto fino ad arrivare al cancello 1, dove sono stati sparati fuorichi d’artificio e compiuti alcuni tagli alla recinzione.
La passeggiata ha dimostrato la forza, la capacità organizzativa e la determinazione del movimento No Muos di far capire che c’è ancora, pronto a lottare, a rispondere, a costruire. Il corteo si è mosso compatto e determinato, ha attraversato per chilometri la Contrada Ulmo, ha agito simbolicamente ed è tornato in presidio respingendo la polizia che provava a forzare i cordoni di testa e a fine spezzone.
La lotta al MUOS non si ferma, noi siamo e resteremo qui finchè tutta la base non sarà totalmente smantellata.

I POPOLI IN RIVOLTA SCRIVONO LA STORIA, NO MUOS FINO ALLA VITTORIA!

Nessun commento:

Posta un commento