Braccianti immigrati morti, dopo l’interminabile e massacrante giornata
lavorativa. Costretti a viaggiare in 12 su un furgone senza sedili,
ammassati peggio degli animali.
Gli operai immigrati sono tra i più sfruttati.
Il razzismo per dividere e mettere
contro fra di loro gli sfruttati, mentre approfitta della condizione di
bisogno dei più disagiati, fa leva e li accusa del fatto che essendo fra
i più poveri, rubano il lavoro agli “italiani”.
Anche nell’ultima settimana è continuata la caccia a operai e giovani immigranti, con aggressioni anche a mano armata.
Le condizioni delle classi sociali sono
un prodotto della società così com’è strutturata, con le sue leggi e i
partiti al servizio del capitale.
Nessuno operaio immigrato o non, ruba
il pane a un altro operaio. E’ il padrone che sfrutta gli operai e
s’impossessa del plusvalore che producono. Lui è responsabile della
condizione degli operai e della frammentazione al suo interno.
Per mettere contro gli operai fra di
loro, il razzismo vorrebbe farci individuare il nemico, non nei padroni e
nei borghesi in Italia, ma nei nostri simili, negli strati disagiati
Attaccano gli operai immigrati per dividerli dagli altri operai.
Dobbiamo organizzarci insieme nel partito operaio
Saluti Oxervator
Allego elenco aggiornato delle aggressioni, in prevalenza a giovani e operai immigrati.
18 aggressioni di cui 14 a mano armata. 3 uccisi. 20 feriti
3 febbraio 2018.
Sei immigrati africani di cui una
donna, di età compresa tra i 21 e i 23 anni, a Macerata vengono feriti
uno gravemente, da un uomo (forse due), che spara per le vie della
città, a bordo di un Alfa Romeo 147. Si tratta di Luca Traini, italiano
di 28 anni, frequentatore della locale sede della Lega. Dopo la
sparatoria contro i migranti, è sceso dalla macchina facendo il saluto
fascista, con la bandiera italiana sulle spalle e un tatuaggio fascista
sulla fronte.
15 febbraio 2018.
Raffica di proiettili sparati contro la
finestra di un centro per migranti a Pietraperzia in provincia di Enna.
La struttura con 20 migranti era aperta da una settimana, nessuno è
rimasto ferito.
5 marzo 2018.
Un immigrato senegalese, Idy Diene di
54 anni, viene ucciso con alcuni colpi di pistola sul ponte Vespucci di
Firenze. Per la sua uccisione è stato arrestato Roberto Pirrone italiano
di 65 anni.
3 giugno 2018.
Un immigrato del Mali, Soumalia Sacko
bracciante di 29 anni e delegato sindacale, viene ucciso a fucilate a
Vibo Valentia. Lavorava in condizioni di massimo sfruttamento nei campi
di San Ferdinando in Calabria. E’ stato arrestato un parente del padrone
accusato di essere stato lui a sparare.
11 giugno 2018.
Due immigrati del Mali a Caserta
vengono feriti dai colpi di pistola sparati da un auto in corsa, gli
attentatori gridavano: “Salvini, Salvini”.
12 giugno 2018.
Pistola in pugno un gruppo di razzisti
fanno irruzione nel centro di accoglienza di Sulmona, (L’Aquila)
accoltellano un immigrato del Gambia.
20 giugno 2018.
Un immigrato del Mali, Konate Bouyagui
di 33 anni con regolare permesso di soggiorno, lavora come cuoco a
Napoli, viene ferito all’addome mentre rientra dal lavoro. Gli spari che
l’hanno colpito provenivano da un auto in movimento.
8 luglio 2018.
Due attentati in pochi giorni a Forlì.
Un immigrato ivoriano di 33 anni mentre era in bici, gli hanno sparato
con una pistola da un auto. La notte dopo una donna nigeriana viene
ferita ad un piede con un colpo di pistola.
10 luglio 2018.
Due nigeriani vengono feriti dai colpi
di pistola sparati da alcuni scooter. I due nigeriani feriti erano in
gruppo con altri richiedenti asilo, e stavano aspettando l’autobus a
Latina Scalo. Identificati dai carabinieri gli sparatori sono tre
italiani di 23 anni, la loro aggressione è stata immortalata dalle
telecamere della zona.
17 luglio 2018.
Una bimba rom di 13 mesi viene colpita a
Roma da un proiettile sparato da un fucile. Rischia di rimanere per
sempre paralizzata. A sparargli è stato un italiano di 59 anni, ex
dipendente del Senato.
22 luglio 2018.
Un giovane immigrato con regolare
residenza a San Giovanni Gemini (Agrigento), si è ritrovato con la
mandibola rotta, dopo l’aggressione subita da due energumeni razzisti.
Durante l’aggressione gli hanno urlato: “sporco negro torna al tuo
paese”.
26 luglio 2018.
Un operaio immigrato dall’isola di
Capoverde, viene colpito da una pistola che spara da una finestra mentre
sta montando delle luminarie a Cassola in provincia di Vicenza.
27 luglio 2018.
Un ragazzo di 22 anni immigrato dalla
Guinea, a San Cipriano d’Aversa in provincia di Caserta, è stato colpito
in pieno volto da uno sparo partito da una pistola, dopo che uno
scooter gli si era affiancato.
28 luglio 2018.
Immigrato senegalese
che lavora come cameriere in un bar, viene aggredito e picchiato da
sette ragazzi italiani. E’ successo a Partinico nel palermitano. Gli
aggressori gli hanno urlato: “Vattene nel tuo paese sporco negro” come
riporta la cronaca.
29 luglio 2018.
Un immigrato picchiato e
ucciso. Aveva 43 anni si chiamava Hidj Zaitounj, veniva dal Marocco, è
successo ad Aprilia.
30 luglio 2018.
Aggredita a Moncalieri
(To) l’atleta italiana di origini africane Daisy Osakue, ha riportato
lesioni alla cornea. E’ stata colpita dal lancio di uova provenienti da
un Fiat Doblò.
31 luglio 2018.
Un immigrato viene soccorso
dall’intervento dell’ambulanza e dell’automedica, perché trovato con una
ferita di arma da fuoco in una gamba. E’ successo a Bardello, un comune
in provincia di Varese.
1 agosto 2018.
“Non vogliamo essere serviti da quello
lì”. Dopo questa frase indirizzata a Mamadou Niang, immigrato
senegalese, cameriere in un bar di Cala Gonone (Sardegna), il padrone ha
fatto uscire i quattro razzisti dal bar.
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