martedì 25 agosto 2015

pc 25 agosto - IL PARTITO COMUNISTA MLM E' IL PARTITO DELLA CLASSE OPERAIA

Da Operaio della Dalmine Bergamo di Proletari Comunisti - PCm 

Il partito comunista marxista-leninista-maoista è il partito della classe operaia. Questo è uno dei caratteri di fondo del partito comunista di tipo nuovo.
Basta digitare su internet la parola “partito della classe operaia” per vedere quanti partiti comunisti si rifanno a tale assunto, ma è utile approfondire questa caratteristica fondamentale alla luce del partito comunista di tipo nuovo e della teoria mlm su cui si deve fondare.
Il proletariato non è altro che il moderno operaio salariato, così veniva definito da Marx ed Engels ne “Il Manifesto del partito comunista” e poi lo stesso Engels nei “Principi del comunismo” lo ribadiva dicendo: “il proletariato o classe proletaria è in una parola la classe lavoratrice del secolo decimonono. La classe di coloro che non hanno possesso alcuno, che sono costretti a vendere ai borghesi il proprio lavoro per averne in cambio i mezzi di sussistenza necessari per il loro sostentamento”.
Inoltre abbiamo visto che già Marx aveva scoperto la funzione storica della classe operaia: “Renderò onore agli operai che non hanno nulla, che sono considerati una classe pericolosa e parteciperò attivamente alla loro organizzazione, perchè essi sono il motore collettivo della Storia dell'emancipazione, i principali costruttori di una società egualitaria”- da “Lavoro salariato e capitale”.
Possiamo quindi dire anche oggi che “E’ scientificamente vero e dimostrato che il proletariato è l’unica classe rivoluzionaria fino in fondo”. Perchè, per la posizione che occupa nella produzione su scala mondiale, ha, essa sola, la possibilità di rivoluzionare e risolvere i problemi dell’intera società mondiale e realizzare il comunismo.
Per questo il proletariato è l’unica classe che può costruire un partito comunista e su cui il partito comunista si può basare. Il partito comunista del proletariato si basa sugli strati più sfruttati di esso, che non sono i più poveri, ma delle moderne concentrazioni industriali dove si sviluppa lo sfruttamento più scientifico del proletariato. Per questo il nostro riferimento all’interno del proletariato è lo strato centrale di esso che è formato dagli operai industriali della grande fabbrica.
Chiaramente, non gli operai presi come sono che il più delle volte sono “cuicci”, appunto perché, per la loro posizione nella società, sono la classe più influenzata dall’ideologia dominante, ma gli operai che, come disse Marx nel capitale, “vogliono iniziare a pensare da se”, quindi non gli operai in quanto tali ma quelli che vogliono elevarsi e trasformarsi. E questa trasformazione è possibile solo all’interno del partito comunista.

Un partito comunista leninista perché Lenin, anche qui in lotta contro la degenerazione dei partiti della II Internazionale, affermò il tipo di partito che serviva alla classe operaia per preparare il proletariato alla rivoluzione. Contro i partiti socialdemocratici dell’epoca che erano costruiti come “strumenti di pace e non di guerra” (da “Principi del Leninismo” di Stalin), e che quindi non potevano essere adatti ad assolvere i compiti nuovi del periodo che si apriva della rivoluzione proletaria, Lenin afferma i nuovi compiti che il periodo pone di fronte al partito del proletariato, tra cui: “l’educazione degli operai nello spirito della lotta rivoluzionaria per il potere” e stabilisce le caratteristiche che doveva avere il partito adeguato a tale scopo, tra cui:

1- il partito reparto d’avanguardia della classe operaia, che raccoglie le parti migliori di essa, per organizzare gli operai dentro il partito, per elevarsi, trasformarsi, impugnare la teoria rivoluzionaria, le leggi della rivoluzione, in grado di deviare la classe operaia dalla strada del tradunionismo e trasformarla in una forza politica indipendente.
Il partito deve essere al tempo stesso un reparto, una parte della classe operaia, “parte intimamente legata ad essa con tutte le fibre del suo essere”, il partito deve godere tra le masse di un credito morale e politico. Per questo la costruzione di questo partito non può che avvenire nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse.
2 - il partito reparto organizzato della classe operaia, capace di guidare i lavoratori nella lotta politica contro lo Stato, capace di unire agli operai tutti gli strati oppressi e sfruttati, capace di elevare le masse disorganizzate a livello dell’avanguardia; un tutto organizzato considerato come la somma delle sue organizzazioni. Il partito  in pari tempo è il sistema unico di queste organizzazioni, capace di assicurare una direzione organizzata e sistematica della lotta della classe operaia.
3 - il partito come forma suprema dell’organizzazione di classe del proletariato, per guidare le varie organizzazioni di massa: sindacati, giovani, donne, per condurle tutte in unica direzione contro il capitale e al servizio di una sola classe, ossia la costruzione del partito rivoluzionario della classe operaia, nucleo dirigente delle masse popolari. Alla classe operaia servono tutte queste organizzazioni che portino il suo punto di vista, la sua posizione alternativa a quella della borghesia e lottino contro la borghesia su tutti i fronti, temprando il proletariato come classe che deve prendere il potere, per sostituire tutto l’ordinamento attuale, ossia servano alla lotta rivoluzionaria e che deve essere diretta da un’organizzazione centrale che raccoglie gli elementi migliori del proletariato.

Questo è molto importante oggi per il lavoro che serve fare tra gli operai e le loro avanguardie, andando alle fabbriche con occhi nuovi, per fare leva su quegli operai che vogliono pensare da sè e si pongono il problema di cambiare effettivamente lo stato di cose esistenti rimettendo al centro la necessità del partito come strumento indispensabile.

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