giovedì 27 agosto 2015

pc 27 agosto - BRACCIANTI IMMIGRATI, NON BASTA CHE MUOIANO DEVONO PURE SPARIRE?

MENTRE OGGI INIZIA L'INUTILE VERTICE NAZIONALE "SUL CAPORALATO" CONVOCATO DAI MIN. MARTINA E POLETTI, IN CUI I PADRONI AGRICOLI PARTECIPANO DA "RISOLUTORI" DEI PROBLEMI E NON DA VERI UTILIZZATORI/BENEFICIARI DEL LAVORO FATTO DI FATICA, SALARI DA FAME, MORTI, SCHIAVISMO.


 Alla ricerca del corpo del bracciante morto

(Di Gianmario Leone - Il Manifesto)
Scomparso il cadavere di un giovane maliano deceduto durante la raccolta di pomodori.
Lo hanno cer­cato invano per set­ti­mane negli ospe­dali del Gar­gano. Di lui si cono­scono il paese di ori­gine, il Mali, e il luogo in cui lavo­rava: le cam­pa­gne di Rignano Gar­ga­nico in pro­vin­cia di Fog­gia. Nes­suno pare l’abbia più visto, que­sto brac­ciante di trent’anni, uno dei tanti sta­gio­nali per la rac­colta dei pomo­dori nei campi della Capi­ta­nata. Viveva in una baracca vicino alle cam­pa­gne dove lavorava.
Yvan Sagnet, coor­di­na­tore del Dipar­ti­mento immi­gra­zione del sin­da­cato, ha deciso di uscire allo sco­perto: «Il cada­vere non si trova negli obi­tori né di San Gio­vanni Rotondo né di Fog­gia. È pro­ba­bile sia stato sepolto dai capo­rali nel ghetto oppure nasco­sto. Stiamo cer­cando di cono­scere il nome per far par­tire una denun­cia di occul­ta­mento di cada­vere. Pur­troppo è dif­fi­cile avere infor­ma­zioni poi­ché i capo­rali hanno spa­ven­tato a morte i lavo­ra­tori che, anche se par­lano dell’episodio, hanno paura a dire il nome e il giorno pre­ciso del decesso». L’uomo sarebbe morto cadendo in uno dei 57 cas­soni di ver­dura rac­colti dai braccianti.
I mem­bri della Rete Cam­pa­gne in Lotta ave­vano denun­ciato l’accaduto durante l’assemblea pub­blica di lunedì scorso al Cen­tro sociale “Scu­ria” di Fog­gia. Per il brac­ciante del Mali fu osser­vato anche un minuto di silen­zio. Le ver­sioni dei fatti sono però discor­danti. Per la Rete, infatti, il lavo­ra­tore sarebbe dece­duto in ospedale....
Ma qual­cosa a Rignano Gar­ga­nico è suc­cesso. Luogo tri­ste­mente famoso per il ghetto creato dai migranti che vivono in capanne costruite con mate­riali di for­tuna, in con­di­zioni igie­ni­che spesso pre­ca­rie... oltre a quello di Rignano, ci sono il «Ghetto Ghana House» a Ceri­gnola, il «Ghetto dei bul­gari», nei pressi di Borgo Mez­za­none, e l’insediamento presso la pista dell’ex aero­porto mili­tare atti­guo al Cara di Borgo Mezzanone...

Tutto que­sto alla vigi­lia dell’odierno ver­tice nazio­nale sul capo­ra­lato, con­vo­cato dai mini­stri Mar­tina e Poletti, ed al quale par­te­ci­pe­ranno sin­da­cati, asso­cia­zioni delle imprese agri­cole, l’ispettorato del Lavoro e l’Inps. Il mini­stro delle poli­ti­che agri­cole Mar­tina, su Twit­ter, citando anche il mini­stro della Giu­sti­zia, Andrea Orlando, ha annun­ciato la loro pro­po­sta comune in vista del ver­tice: «La nostra bat­ta­glia con­tro il capo­ra­lato. Con­fi­sca dei beni passo necessario»...

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