Momenti di tensione si sono registrati nel tardo pomeriggio in contrada "La Martella", alla periferia di Matera, dopo l’investimento di un immigrato e le proteste di altri ospiti di un centro di accoglienza. Le forze dell’ordine hanno bloccato una delle vie di accesso alla zona: dopo l’investimento – secondo quanto si è saputo - gli altri extracomunitari sono giunti numerosi dove il fatto era avvenuto e avrebbero minacciato il conducente del veicolo (sia l'investito sia il presunto investitore però non hanno subito conseguenze gravi). Gli immigrati sono rientrati nella struttura che li ospita.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'extracomunitario, 25 anni,
nigeriano, ospite di un Centro temporaneo di accoglienza per richiedenti
asilo politico, percorreva contromano in bicicletta una strada. Pare
che l'automobilista, sbicato da una strada interpoderale con una
Multipla, non abbia potuto far nulla per evitare l'impatto
Soccorso da personale del 118, il ferito è stato trasportato all’ospedale Madonna delle Grazie. Sarebbe in gravi condizioni a causa di un trauma cranico e di altre lesioni. Decine di immigrati sarebbero giunti sul luogo dell'incidente per prendersela con l'automobilista. L'intervento delle forze dell'ordine ha evitato il peggio. Sembra che l’incidente non sia casuale, ma che da tempo siano state evitate altre tragedie, soprattutto nelle ore serali, quando la strada è percorsa dai rifugiati in bicicletta. Qualcuno lo fa a fari spenti o è stato visto procedere contromano, esponendosi al rischio di essere travolto da auto e camion.
Soccorso da personale del 118, il ferito è stato trasportato all’ospedale Madonna delle Grazie. Sarebbe in gravi condizioni a causa di un trauma cranico e di altre lesioni. Decine di immigrati sarebbero giunti sul luogo dell'incidente per prendersela con l'automobilista. L'intervento delle forze dell'ordine ha evitato il peggio. Sembra che l’incidente non sia casuale, ma che da tempo siano state evitate altre tragedie, soprattutto nelle ore serali, quando la strada è percorsa dai rifugiati in bicicletta. Qualcuno lo fa a fari spenti o è stato visto procedere contromano, esponendosi al rischio di essere travolto da auto e camion.
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