lunedì 13 luglio 2015

pc 13 luglio - La violenza sessista della polizia è parte di questo sistema marcio che fa dell'oppressione delle donne una sua base e che va rovesciato!

Una compagna del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario di Palermo denuncia quanto accaduto mentre di sera stava rientrando a casa. Era circa mezzanotte, le strade un po' vuote, al centro città. Ferma ad un semaforo rosso accosta vicino all'auto una moto di media cilindrata che arrivava di corsa da cui scende una ragazza che comincia a camminare affannata nella direzione opposta alla moto, il conducente della moto comincia a gridare verso la ragazza “vieni qui TI AMMAZZO vieni qui” mentre la ragazza continua ad allontanarsi.
Il giovane (circa 20/25 anni) gira allora la moto e le va contro investendola, scende dalla moto e comincia a picchiarla A quel punto la compagna scende dalla macchina e va contro il ragazzo “bastardo” per bloccarlo gridando “NON ALZARE LE MANI NON HAI DIRITTO DI METTERLE LE MANI ADDOSSO” mentre un’altra coppia si ferma e la donna si unisce alla compagna contro il giovane violento... che cerca di picchiare la ragazza anche con il casco... la ragazza nel frattempo riesce a svincolarsi dal giovane violento e si allontana dal bastardo cercando di chiamare qualcuno della famiglia... nel mezzo del marasma arrivano nel frattempo due macchine di polizia, forse di passaggio o chiamate da qualcuno dei palazzi, sentite le urla, da cui scendono 5 poliziotti di cui una donna che resta in disparte per tutto il tempo... la compagna grida verso di loro che si devono portare quel “bastardo” che ha ripetutamente picchiato la giovane colpendola anche con il casco, l'unica a denunciare il fatto accaduto mentre la giovane picchiata impaurita restava ammutolita e l'altra donna intervenuta contro il bastardo restava ma non parlava.
Uno dei poliziotti che si frapponeva tra la compagna e il giovane picchiatore ha quindi iniziato a dire alla stessa di andarsene immediatamente “altrimenti la facciamo andare via noi”, la nostra compagna giustamentre reagisce contro i poliziotti denunciando ad alta voce che stavano tutelando il giovane violento tanto che lo stesso si sentiva legittimato a continuare a minacciare “VOI POLIZIOTTI STATE AVALLANDO QUESTA VIOLENZA anziché ARRESTARE IL BASTARDO, LO PROTEGGETE COME SAPETE FARE SEMPRE VOI, SONO TANTI CASI O LE DENUNCE DI DONNE SU CUI VOI NON FATE NIENTE FINO A CHE LE DONNE SONO UCCISE... a quel punto il poliziotto molto incavolato per le parole della compagna le dice con tono aggressivo che se non se ne fosse andata l'avrebbe denunciata "per disturbo della quiete pubblica”, la compagna gli risponde che non le faceva alcuna paura “PAGHERETE CARO E TUTTO PRIMA O POI E NOI DONNE SAREMO IN PRIMA LINEA... il poliziotto si avvicina e cerca di toccarla, la compagna lo respinge con forza mentre a questo punto anche l'altra donna che era intervenuta prima iniziava a parlare anche lei contro quei poliziotti che non riescono ad intimidire la compagna… la ragazza picchiata purtroppo poi non ha voluto sporgere denuncia contro il giovane violento...
Quanto successo ci fa capire ancora di più come la violenza reazionaria e sessista di questo Stato borghese è profonda diramandosi in ogni campo e utilizzando ogni braccio di esso...

Solo la lotta di noi donne, diretta e autorganizzata, contro questa violenza sistemica che rende sempre più marcia questa società in tutti i suoi aspetti ci rafforza, può incoraggiare le altre donne ad unirsi nella lotta doppia contro una società che può essere soltanto rovesciata!

Mfpr

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