lunedì 26 gennaio 2015

pc 26 gennaio - TANTE ROSE ROSSE PER SHAIMAA!

Shai­maa, 32 anni, è una vera mar­tire degli ope­rai e dei lavo­ra­tori egi­ziani.
Sem­pre dalla parte dei lavo­ra­tori delle fab­bri­che di Ales­san­dria
Era una delle donne più sin­cere e impe­gnate per la difesa dei diritti dei lavo­ra­tori, par­te­ci­pava a scio­peri e sit-in nelle fab­bri­che di Ales­san­dria ed era un mem­bro dell’ufficio per­ma­nente dei lavo­ra­tori che rag­gruppa sin­da­ca­li­sti, atti­vi­sti e ope­rai
Per le strade del Cairo è subito apparso un graf­fite in memo­ria della grande rivo­lu­zio­na­ria ope­raia che era Shai­maa. Si vede la gio­vane che stringe tra le mani un mani­fe­sto a soste­gno di poveri ed indi­fesi, come era solito vederla alle porte di fab­bri­che o durante gli scio­peri a cui pren­deva parte.

"Shaimaa: uccisa mentre portava il fiore della libertà Shaimaa, prima a sinistra, poco prima del suo assassinio… Shaimaa Al-Sabagh ha la mia stessa età, un bimbo coetaneo al mio primogenito e chissà quante altre cose in comune. Shaimaa era un attivista egiziana, socialista, una compagna, una militante … e le immagini del suo assassinio avvenuto ieri a Talaat Hard e del suo corpo che cade ferito tra le braccia di suo marito e suo compagno, mi lasciano basita. Shaimaa voleva lasciare un fiore a Tahrir, 4 anni dopo quel 24 gennaio, un fiore simbolico per ricordare milioni di persone che erano lì e lì son rimaste per molto, chiedendo libertà, pane e una vita che si potesse chiamar vita, quella che sappia anche solo vagamente cosa possa essere la libertà. Quello è stato Tahrir, qualunque fottuta fine quel sogno abbia fatto, e quello doveva ricordare quel fiore che Shaimaa stava andando a lasciare a terra…voleva ricordare un popolo che è riuscito ad essere unito contro una dittatura che non sembrava abbattibile, e che poi ha saputo rispondere con il settarismo e l’opposizione religiosa per sbaragliare le piazze e lo spirto rivoluzionario che ha animato i primi mesi. Eccoli…. Tahrir è stata una grande macchina di repressione che ha visto quasi 15.000 persone finire in carcere (tra cui tanti tanti compagni e i gruppi Ultras) , che ne ha visti tanti uccisi per le strade… quello andava a ricordare Shaimaa ieri. I suoi compagni uccisi, il sangue e il desiderio di libertà affossati in malo modo ma comunque indimenticabili. Tahrir non sarà dimenticata facilmente, Tahrir mette ancora paura: per questo Shaimaa è caduta a terra uccisa durante una manifestazione più che pacifica dell’Alleanza popolare socialista, da poco in conferenza stampa per commentare quest’assassinio. E’ stata colpita alle spalle, Shaimaa, da otto metri di distanza e dalle immagini che riempiono la rete si capisce facilmente chi sono i suoi assassini. La polizia egiziana ha ucciso una compagna, gratuitamente, durante una protesta pacifica in memoria di una già uccisa rivoluzione e di tanti suoi compagni. Shaimaa cade ferita tra le braccia di suo marito. Morirà poco dopo in ospedale… Conosco la piazza dove è stata uccisa, io - sua coetanea - non son riuscita a non andare ad abbracciare col mio sguardo quella piazza mastodontica e quasi stupita di cotanta bellezza. Ho stretto a me i vostri sguardi di donne e uomini che finalmente imparavano a conoscere la parola Hurriya, libertà, che la stavano iniziando ad assaggiare… e la bellezza di uno sguardo che finalmente può aspirare alla libertà non si dimentica. Sono letteralmente affogata nei sorrisi, nelle voci, negli sguardi liberi di quelle donne: ed oggi una di loro viene seppellita e portata in alto da centinaia di mani, a salutare per l’ultima volta il fiore di libertà che così tanto è costato".

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