martedì 27 gennaio 2015

pc 27 gennaio - Visita di Obama in India - Lo stato indiano agisce sempre più come il gendarme dell’imperialismo USA nella regione e così soddisfa le sue ambizioni espansionistiche, sopprimendo i movimenti popolari di tutto il sub-continente. ... PCI(Maoista)-PCMaoista Manipur

Comunicato congiunto del Partito Comunista dell’India (Maoista) e del Partito Comunista Maoista di Manipur.

Unite in struggle against the Indian state!

 Nel segno della globalizzazione, delle riforme strutturali e dell’economia di mercato aperta, l’imperialismo mondiale ha annunciato il suo programma globale di ulteriore intensificazione del dominio, dello sfruttamento e oppressione dei popoli. L’attuale crisi globale dell’imperialismo mondiale ha ulteriormente accentuato i suoi attacchi, determinando su scala mondiale l’inevitabilità di ancora più miseria, orrore, devastazione e guerra. Il proletariato e i popoli oppressi di tutto il mondo continuano a resistere contro questo programma sollevandosi in lotte rivoluzionarie contro l’imperialismo e le classi dirigenti reazionarie a esso asservite nei diversi paesi, generando una nuova ondata di lotte popolari in tutto il mondo, in particolare nei paesi oppressi.
I paesi oppressi sono i centri della tempesta della rivoluzione mondiale, come Mao lo ha definiti, e la rivoluzione è la tendenza principale oggi nel mondo. La regione del Sud Asia continua a dare un’espressione concentrata di questa verità. L’Asia del Sud, con più di 1/5 della popolazione mondiale, è un vulcano attivo, come gli stessi imperialisti riconoscono. Tutte le grandi contraddizioni della regione si stanno intensificando e richiedono soluzioni rivoluzionarie. In India, continuano i movimenti di liberazione nazionali in Kashmir, Assam, Nagaland e Manipur. La guerra popolare di lunga durata continua a imperversare nella parte centrale e orientale dell’India e un nuovo fronte si sta ora aprendo nel sud-ovest. Stanno anche avanzando numerose lotte popolari contro l’imperialismo e le classi dominanti reazionarie. India mantiene con la forza sotto la sua egemonia le nazionalità oppresse. Non solo l’esercito indiano di occupazione schiaccia con la più brutale ferocia le loro giuste richieste, cercano anche di spingere sono una parte del popolo contro l’altra per affogare le loro giuste lotte in un mare di sangue. Lo si può vedere in Nagaland, Manipur, Assam, Kashmir e nell’India centrale e orientale, dove sono inviati reggimenti Naga contro la guerra popolare mentre l’esercito indiano viene dispiegato in Nagaland, Manipur, Assam, Tripura e Meghalaya per sopprimere i movimenti di liberazione nazionale.
Lo stato indiano agisce è sempre più come il gendarme dell’imperialismo USA nella regione e così soddisfa le sue ambizioni espansionistiche, sopprimendo i movimenti popolarti di tutto il sub-continente
Go Back Obama_OSC  poster_Hindi
I governanti indiani intervengono sempre più apertamente negli affari interni dei paesi vicini, come Nepal, Bangladesh, Bhutan, Sri Lanka e Maldive. Le recenti visite del primo ministro indiano in diversi paesi dell’Asia e i colloqui con gli Stati Uniti e altri imperialisti sono nuovi passi per difendere e consolidare la sua egemonia politica ed economica nella regione del Sud Asia, in contesa con la Cina.Il presidente USA Barack Obama, arriva come ospite d’onore della parata del 26 gennaio organizzata dagli espansionisti indiani, per sostenerli e rafforzare il controllo americano. Lo Stato espansionista indiano, sostenuto dall’imperialismo mondiale, principalmente USA, rappresenta il nemico comune dei popoli del Sud Asia.
Il regime del BJP di Modi sta trasformando lo Stato in un apparato fascista che schiaccia ogni tipo di movimento democratico in India, superando abbondantemente tutti i suoi predecessori. Attacca i diritti dei lavoratori e fa di tutto per approfondire la penetrazione imperialista nell’economia. Impone valori fascisti brahmanici in tutte le sfere della società. La punta di lancia di questa offensiva è una nuova fase della ‘guerra al popolo “(Operazione Green Hunt) volto a distruggere la guerra popolare di lunga durata in corso e a intensificare la repressione dei diversi movimenti nazionali. Ciò significa più falsi scontri (di cui sono vittime rivoluzionari come gente comune), più razzie, distruzioni, Mayhem, torture e atrocità contro il popolo, più attacchi, politici e fisici, contro qualsiasi tipo di opposizione, più negazione dei diritti civili, e ancora più grave repressione in ogni forme sui prigionieri politici incarcerati nelle prigioni di tutto il paese.
La violenza di Stato in India è istituzionalizzata, attraverso l’immunità costituzionale garantita alla polizia, ai paramilitari e alll’esercito. La forma più nota di questo è la legge sui sui poteri speciali delle Forze Armate (AFSPA 1958). L’AFSPA ha le sue origini nella legislazione coloniale britannica della metà del 19° secolo. Più recentemente, si basa su un decreto coloniale britannico, chiamato Forze Armate (Special Powers), promulgato nel 1942 per aiutare a sopprimere il movimento “Quit India”, che era parte della lotta contro il colonialismo britannico. L’AFSPA è da anni vigente su gran parte della regione nordorientale dell’India e in Jammu Kashmir. L’AFSPA dà facoltà alle forze di sicurezza di arrestare ed entrare nelle proprietà senza mandato, di sparare per uccidere, anche in circostanze che non sono a rischio immediato. È la licenza di uccidere e stuprare quando vogliono. Ha permesso gravi violazioni dei diritti umani, comprese esecuzioni extragiudiziali, “sparizioni”, stupri e torture. Dichiarare una zona un “area turbolenta”, concedendo ampi poteri ai militari, significa in pratica imporre lo stato di emergenza senza dichiararlo. L’AFSPA ha permesso a membri delle forze armate per perpetrare impunemente ogni abuso, protetti dagli articoli dell’AFSPA che proibiscono di avviare azioni penali senza l’autorizzazione del governo centrale. Tale autorizzazione raramente viene concessa.
Se l’AFSPA permette che la repressione più atroce sia legittimato secondo le norme costituzionali dello stato indiano, atrocità ancora peggiori sono perpetrate come parte della “Operazione Green Hunt” nelle zone di lotta della guerra popolare guidata dal Partito Comunista dell’India (maoista) nell’India centrale e orientale, senza alcuna parvenza di legalità e perfino in aperta violazione delle pronunce giudiziarie. In questo caso le vittime sono principalmente gli adivasi e i dalit, gli ultimi nella società. Nell’arco di dieci anni quasi duemila sono stati uccisi e molti di più brutalmente torturati e incarcerati. Questa feroce offensiva nazionale su più fronti contro i movimento di resistenza popolari, che punta in particolare contro il movimento maoista, da quando è stata scatenata, a metà del 2009, dal governo UPA-2 fino a oggi ha continuato a infuriare senza tregua. Sotto il governo fascista NDA procedono oggi a ritmo serrato i preparativi per la sua terza fase.
I popoli di Manipur, Nagaland, Mizoram, Assam, Tripura, Meghalaya e Jammu Kashmir sono da lungo tempo vittime di operazioni antisovversive dello stato indiano. Migliaia di persone sono state spietatamente uccise dalle forze armate indiane. Nel solo Manipur, secondo stime approssimative, sotto l’AFSPA sono stati uccisi 8983 figli del popolo. In Manipur una popolazione di 160000 indigeni vivono sotto il tallone di ferro di 10000 truppe indiane, forze armate assassine dotate di armi sofisticate. Questo è il vero volto della “democrazia” indiana. Questa è la realtà della Repubblica Indiana. Una prigione delle nazioni. Una sauna di lusso per l’imperialismo e i suoi lacchè compradori, camera di tortura per gli oppressi e sfruttati. Facciamo appello al popolo, alle nazionalità oppresse e agli sfruttati di tutta l’India:

Tutti Uniti per rovesciare lo stato indiano e distruggere questo mostro!
Sosteniamoci l’un l’altro nelle nostre lotte!
Avanziamo lungo la via della guerra popolare di lunga durata guidata dal marxismo-leninismo-maoismo!
Accendiamo le fiamme della rivoluzione di nuova democrazia e serviamo così la causa della rivoluzione socialista mondiale!

Partito Comunista Maoista Manipur
Partito Comunista dell’India (Maoista)
26 Gennaio 2015

Nessun commento:

Posta un commento