I parà della Ederle spediti in Ucraina
Partenza prevista in primavera In arrivo altri 3 mila soldati
I soldati e i carri armati americani ai confini dell'Est Europa. Che succede, torna l'ombra della Guerra Fredda? Torna. Anzi, una guerra vera. Quella combattuta a colpi di razzi e artiglieria pesante dentro l'Europa. E così anche le basi Usa di Vicenza riprendono il loro posto in prima linea: dopo le spedizioni in Iraq, Afghanistan e Africa i paracadutisti della 173esima brigata di Ederle e Dal Din andranno in Ucraina. Vicino alle zone dove da un anno si fronteggiano in quella che è diventata una guerra vera e propria i separatisti filo-russi con l'esercito nazionale.
Insomma appena il tempo di notare che la strategia militare americana in Europa stava cambiando, che sono arrivate le conferme. E direttamente dal comandante delle forze armate Usa in Europa, il generale Ben Hodges. Che ha spiegato senza tanti giri di parole che adesso l'ex confine della Cortina di ferro demolito nel 1989 torna ad essere la zona calda. Dove bisogna «frenare l'aggressione russa, rassicurare gli alleati a est e rinforzare la partnership con le altre forze armate».
da Il Giornale di Vicenza
I soldati e i carri armati americani ai confini dell'Est Europa. Che succede, torna l'ombra della Guerra Fredda? Torna. Anzi, una guerra vera. Quella combattuta a colpi di razzi e artiglieria pesante dentro l'Europa. E così anche le basi Usa di Vicenza riprendono il loro posto in prima linea: dopo le spedizioni in Iraq, Afghanistan e Africa i paracadutisti della 173esima brigata di Ederle e Dal Din andranno in Ucraina. Vicino alle zone dove da un anno si fronteggiano in quella che è diventata una guerra vera e propria i separatisti filo-russi con l'esercito nazionale.
Insomma appena il tempo di notare che la strategia militare americana in Europa stava cambiando, che sono arrivate le conferme. E direttamente dal comandante delle forze armate Usa in Europa, il generale Ben Hodges. Che ha spiegato senza tanti giri di parole che adesso l'ex confine della Cortina di ferro demolito nel 1989 torna ad essere la zona calda. Dove bisogna «frenare l'aggressione russa, rassicurare gli alleati a est e rinforzare la partnership con le altre forze armate».
da Il Giornale di Vicenza
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