Roma. 12 studenti rischiano cinque anni di carcere per la contestazione al Senato
Rischiano fino a 5 anni
di carcere con l’accusa di attentato contro gli organi costituzionali.
Su queste basi il 19 febbraio inizierà il processo contro gli studenti
dei collettivi universitari che il 24 novembre del 2010 – durante una
fase critica del governo Berlusconi - cercarono di entrare dentro il
Senato al grido di “dimissioni, dimissioni”. Più in là scorreva un
corteo con migliaia di studenti in piazza contro il decreto Gelmini
sulla scuola. Centinaia di studenti, si presentarono con un blitz
davanti al Senato in corso Rinascimento al grido di "dimissioni" e
cogliendo di sorpresa la sicurezza la testa della manifestazione riuscì
varcare il portone d’ingresso ed entrare nell’androne. All’arrivo della
polizia si accesero tafferugli sulla porta del Senato. Il 19 febbraio
12 studenti universitari verranno processati per attentato contro gli
organi costituzionali.
Nessun commento:
Posta un commento