giovedì 9 gennaio 2014

pc 9 gennaio - Un'altra cronaca della giornata Fiat-Termini di ieri 08/01/2013

Un'altra cronaca della giornata Fiat-Termini di ieri 08/01/2013
Sono giorni di tensione davanti i cancelli dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Oggi, 8 Gennaio 2014 è stata indetta un'assemblea da Fim, Fiom e Uilm a seguito dei 174 licenziamenti dei  lavoratori  Lear e Clerprem, aziende dell'indotto Fiat che si occupano di imbottitura dei sedili; erano presenti circa 250 tute blu.
A fronte dei sorrisi in doppio mento di Marchionne & Co. per l'acquisizione della Chrysler, gli operai hanno dovuto, nei giorni scorsi, compiere l'umiliante pellegrinaggio verso le sedi sindacali per l'iscrizione alle liste di collocamento, pena l'esclusione della magra indennità della mobilità.
Dietro lo spettro del licenziamento (un accordo industriale è necessario entro il 15 Aprile) di tutti i circa 1.200 operai del polo industriale, i sindacati sopracitati  stanno tentando di  riaccendere i riflettori  sulla vertenza Fiat e hanno  indetto un presidio permanente davanti i cancelli.
Durante l'assemblea il delegato regionale Fiom,  Roberto Mastrosimone ha, in un primo momento, sottolineato l'importanza dell'unità degli operai superando eventuali divergenze politiche, ideologiche e sindacali, dall'altro ha rivendicato la paternità della vertenza escludendo di fatto tutte quelle sigle sindacali che “...non hanno le carte in regola...”.
Gli operai, nell'esprimere la propria rabbia, hanno  più volte sottolineato la responsabilità della Fiat e della politica profit oriented di Marchionne. Non sono esenti da responsabilità i vari ministri delle attività produttive/economiche succedutisi in questi anni: Scajola, Berlusconi, Romano, Passera e Zanonato adesso.
 
Mastrosimone ha più volte dichiarato di non escludere alcuna forma di protesta per riportare l'attenzione su Termini Imerese e far sì che si apra un nuova trattativa che coinvolga Fiat e governo (stesse parole sono state utilizzate nel 2012 da Mastrosimone: “Siamo pronti ad azioni clamorose per scongiurare il licenziamento degli oltre 2mila lavoratori dello stabilimento e dell'indotto”-Androkronos 15/05/2012)...Ma cosa è stato fatto in tutto questo tempo se gli operai stanno portando avanti una guerra tra poveri favorendo senza ombra di dubbio gli interessi dei padroni?
 
Forse la risposta è già nelle parole di Mastrosimone: "Ormai siamo all'epilogo di questa vicenda. E' chiaro che chi continua a perdere tempo va contro gli interessi dei lavoratori"(Androkronos 15/05/2012).
 
Qualcuno spieghi a Matrosimone che continuare a sperare, illudendo gli operai, di conciliare interessi contrapposti di classe è pura demagogia, per non dire follia. La classe operaia così frammentata è solo un'arma in più per i padroni che non hanno un interlocutore compatto, unito e pericoloso al quale dare il giusto peso, le giuste risposte e al quale riconoscere la giusta dignità.
 
Lo stesso Scavuzzo, delegato FIM, è stato costretto ad affermare come già nel 2009 Gianni Letta, in qualità di sottosegretario al governo si era impegnato a risolvere il “problema Termini Imerese” senza dare alcuna risposta politica concreta alla questione. Non bastano più gli attestati di solidarietà di fantocci della borghesia: da Mariella Maggio, ex segretario regionale Cgil e attuale parlamentare regionale siciliano del Pd, al deputato regionale Pdl Pietro Alongi.
 
Al di là delle responsabilità politiche oggettive di governi borghesi, nazionali e regionali, l'attenzione e la rabbia degli operai devono essere indirizzati verso chi toglie loro dignità e li spreme con arroganza,  senza ormai più nascondersi: Marchionne e tutta la dirigenza Fiat.
E' necessario indirizzare la lotta all'interno della fisiologica contrapposizione tra: capitale/lavoro, profitto/salario, padrone/operaio; bisogna smetterla di fare carriera politica e sindacale sulle spalle degli operai !!!!
 
Lo Slai Sobas per il sindacato di classe ed il Circolo dei Proletari Comunisti Palermo esprimono la massima solidarietà ai lavoratori di Termini.
 
Ribellarsi è Giusto!!!! 
Il Potere deve essere OPERAIO!!!!
 
Marco
 
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09/01/2014 -

Fiat di Termini, i lavoratori in protesta bloccano l'autostrada


 
TERMINI IMERESE. Circa duecento operai della Fiat e dell'indotto stanno bloccando l'autostrada A19 Palermo-Catania all'altezza dello svincolo di Termini Imerese. Da ieri i lavoratori, che usufruiranno della Cig in deroga fino al prossimo 30 giugno, protestano con un presidio permanente davanti alla fabbrica del Lingotto, chiusa da due anni. Le tute blu temono che senza un piano di rilancio del polo industriale termitano rischiano il licenziamento.

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