Goccia a goccia siamo mare. Verso il corteo dell'11 gennaio a Bilbao!
Ripubblichiamo
il comunicato del corteo che sabato attraverserà le strade di Bilbao.
Un corteo che ogni anno è partecipato da decine di migliaia di persone
che chiedono la libertà per il popolo basco. Decine di migliaia di
persone che chiedono la fine delle torture nelle carceri spagnole e
francesi e il rimpatrio dei prigionieri stessi. Anche noi, da Napoli, ci
uniamo alle loro richieste, a questo coro e al corteo.
Bilbo, stiamo arrivando!
Il prossimo 11 gennaio le vie di Bilbao ospiteranno la più grande mobilitazione della storia recente dei Paesi Baschi.
Quel giorno, decine di migliaia di
persone scenderanno per le strade per chiedere il rimpatrio dei
prigionieri politici baschi. Da 25 anni, i governi spagnolo e francese
hanno deciso di recluderli in prigioni remote dei Paesi Baschi, per
isolarli dal loro ambiente e punendo difatti i loro nuclei familiari con
lunghi viaggi. Oggi si contano 527 detenuti in 73 carceri sparse in Spagna e in Francia, per i quali ogni famiglia deve affrontare una media di 1.500 chilometri.
In questi anni, 16 sono le famiglie rimaste vittime in incidenti
stradali durante tragitto per vedere i loro cari, e centinaia i feriti.
Le istituzioni basche hanno chiesto in ripetute occasioni la fine della
dispersione e i sondaggi indicano che oltre il 75% della popolazione si
unirebbe a questa richiesta. Negli ultimi anni ci sono state
manifestazioni di massa e migliaia di proteste, ma Madrid e Parigi
disprezzano la società basca e continuano a violare i diritti umani dei
detenuti e delle loro famiglie.
ETA ha dichiarato un cessate il fuoco permanente nel novembre 2011, ma i due stati (spagnolo e francese) hanno scelto di boicottare il processo di pace, di modo che la situazione nelle carceri è ogni volta peggiore. Il governo spagnolo ha rifiutato di rilasciare coloro che avevano già scontato la loro pena, provocando peraltro l'intervento della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha recentemente ordinato la liberazione di 60 prigionieri che avevano scontato 20, 25 e fino 30 anni di carcere.
ETA ha dichiarato un cessate il fuoco permanente nel novembre 2011, ma i due stati (spagnolo e francese) hanno scelto di boicottare il processo di pace, di modo che la situazione nelle carceri è ogni volta peggiore. Il governo spagnolo ha rifiutato di rilasciare coloro che avevano già scontato la loro pena, provocando peraltro l'intervento della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha recentemente ordinato la liberazione di 60 prigionieri che avevano scontato 20, 25 e fino 30 anni di carcere.
Oggi,
vengono ancora tenuti in prigione anziani, persone con gravi malattie,
uomini e donne in situazioni di isolamento e di maltrattamento. Tra di
essi si comprende militanti di ETA, giornalisti, sindacalisti, membri di
organizzazioni politiche e giovanili, attivisti per i diritti dei
prigionieri... Il leader indipendentista Arnaldo Otegi e altri dirigenti
hanno speso più di quattro anni in carcere per ever guidato il processo
che ha portato al cessate il fuoco definitivo e unilaterale da parte di
ETA. Il popolo basco vuole soluzioni e vuole lasciarsi alle spalle la
sofferenza affinché la pace regni sovrana. Tuttavia, gli stati spagnolo e
francese hanno scelto di utilizzare la politica penitenziaria come
ostacolo per mantenere il conflitto nella situazione di anni passati. Davanti a questa situazione, la popolazione si sta mobilitando per il processo di pace, ma la
risposta del governo spagnolo è stata sempre più violenta: nel
settembre del 2013 diviene fuori legge il movimento civile Herrira
promotore di recenti proteste per i diritti dei detenuti e vengono
arrestati 18 suoi membri.
In questo contesto, la mobilitazione dell' 11 GENNAIO 2014 si prevede storica, la più grande degli ultimi decenni. Il formato sarà nuovo, ogni partecipante arriverà a Bilbao con una goccia,
e tutte e tutti costruiremo un gigante mare, come simbolo di
determinazione e forza di una società che vuole porre fine al conflitto.
Facciamo appello ai governi spagnolo e francese
affinché diano una possibilità di pace nei Paesi Baschi e alla comunità
internazionale affinché possa aiutarci a promuovere il processo di
risoluzione del conflitto. Siamo un piccolo popolo che vuole smettere di
soffrire. E abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra
solidarietà. Dare una possibilità di pace nei Paesi Baschi Diritti
umani, Risoluzione, Pace.
Goccia a goccia siamo mare
Diritti umani, Risoluzione, Pace.
PRIGIONIERI BASCHI NEI PAESI BASCHI!
EUSKAL PRESOAK EUSKAL HERRIRA!
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