martedì 26 aprile 2011

pc 26 aprile - l'Italia bombarda la Libia..

la decisione del governo Berlusconi di passare ai bombardamenti diretti della Libia, dopo il sostegno dato fino ad ora in altre forme, insieme alla partecipazione all'addestramento sul campo delle forze filo imperialiste dell'opposizione libica
costituisce un salto di qualità dell'azione dell'imperialismo italiano nell'aggressione neocoloniale insieme a USA,GB,Francia
questo atto di querra in spregio alla costituzione e al suo articolo 11, dimostra come siamo ancora una volta e da tempo fuori dalle stesse regole che la democrazia borghese italiana
l'opposizione parlamentare plaude alla scelta e si appresta a dare il suo appoggio
questo dimostra che non si tratta di autentica opposizione, ma di una variante all'interno degli stessi interessi e le stesse prospettive
un regime di fatto di moderno fascismo e di guerra al servizio degli interessi della borghesia imperialista
la lotta contro la guerra imperialista ristagna - solo la manifestazione nazionale di Napoli è stato un segno significativo in questa direzione
ora però occorre fare uno sfrorzo massimo per far esprimere la opposizione proletaria e giovanile contro questa guerra e contro il governo e lo stato che la sostiene
sia il 1 maggio, che allo sciopero del 6 maggio si deve sentire la voce e la presenza di questa opposizione
serve uno sciopero generale vero, una rivolta sociale e politica che possa fermare la mano del governo e costruire un fronte di lotta per il suo rovesciamento
le elezioni visti gli schieramenti non costuituiscono affatto una controtendenza a tutto questo, ma una sosta di avallo
per questo non si può essere oggi coerenti oppositori del governo, di ogni governo dei padroni, dello stato imperialista e delle politiche conseguenti
senza il boicottaggio elettorale di massa, che deve consolidarsi ed estendere dopo lo sviluppo dell'astensionismo operaio e popolare delle ultime elezioni
la partecipazione alle elezioni di forze che si denominano di sinistra e in certi casi comuniste e rivoluzionarie, risponde ad esigenze ristrette di autopropaganda e ha lo scopo di deviare energie di opposizione e lotta verso la via perdente dell'elettoralismo insignificante

proletari comunisti
26 aprile 2011

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