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APRILE 2011 A MILANO: INIZIATIVE NON ALL’ALTEZZA DELLA REALTA’
Ultima
provocazione in ordine di tempo lo sfregio della lapide dei Partigiani
a Crescenzago, o quella ancora più grave di Cassina de Pecchi dove il
sindaco, leghista, ha fatto affiggere un manifesto dove insieme ai
partigiani vengono “onorati” i repubblichini di Salò, tanto che mani
ignote? hanno scritto sulla lapide dei partigiani la stessa frase
firmandola con una croce celtica. Per non parlare delle liste del PDL
infarcite di fascisti della peggior specie, come la Capotosti che è
stata il tramite per l’assegnazione di una sede Aler agli Hammerskin e
che ha elogiato De Grelle, o della ventilata esclusione, poi ritirata,
del sindaco di Trezzano di non far parlare l’Anpi dal palco. Queste le
ultime sull’avanzare del progetto di questo governo di cancellare la
Resistenza e legittimare il loro moderno fascismo. Con questi
presupposti di certo sarebbe necessario che una ventata di coerenza
attraversasse le varie anime antifasciste e che vogliono
riprendere gli insegnamenti della lotta Partigiana che seppe
sconfiggere il nazifascismo. Ma un contrasto di massa e popolare non si concretizza. E la piazza milanese in questo 25 Aprile lo ha mostrato ancora
Certo l’Anpi aveva pensato bene di disinnescare possibili contestazioni come quelle dello scorso anno, e non ha invitato a parlare dal palco i rappresentanti di Comune
e Provincia, ma questi si sono presentati lo stesso in piazza. Vi sono
stati fischi e momenti di tensione, in particolare con lo spezzone del
Cantiere che aveva invitato ad un 25 Aprile “per cacciare il Rais”; per Sel
e Rifondazione questo 25 aprile più che ORA E SEMPRE RESISTENZA è stato
ORA E SEMPRE VOTIAMO PISAPIA. Unica voce fuori dal coro è stata la
mobilitazione aut organizzata dei compagni di Transiti che è partita
dalla mattinata col giro e deposizione di fiori alle lapidi dei
Partigiani nel quartiere Monza/Padova fino alla lapide di Piazzale
Loreto, uno striscione di 15 metri sul ponte della ferrovia che
recitava: “Milano ripudia il fascismo, 25 aprile antifascisti sempre”,
per finire con uno spezzone nel corteo generale che si è staccato,
portandosi dietro circa 3500 compagni, e attraversando mezza città si è
concluso nel quartiere Corvetto dove era in corso l’iniziativa di
Partigiani in ogni quartiere. Un corteo che ha messo al centro la
continuità tra la Resistenza del 45 e l’oggi, contro il vecchio e il
nuovo fascismo, contro le politiche razziste antipopolari e
antilavoratori del governo, contro le leggi liberticide e i decreti
coprifuoco. Altamente toccante è stato il ricordo di Vittorio Arrigoni
rafforzato dalla numerosa presenza di bandiere palestinesi e realta di
solidarietà col popolo palestinese. Lungo il percorso passando sotto il
consolato turco si sono lanciati slogan contro il governo fascista e
solidarietà col popolo curdo.
Circolo proletari comunisti Milano
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