venerdì 29 aprile 2011

pc 29 aprile - Paderno Dugnano: basta morti, vittime... padroni assassini... rete per la sicurezza ovunque

28 APRILE 2011: PADERNO DUGNANO,
FIACCOLATA INDETTA DALL’A.I.E.A PADERNO NELLA GIORNATA MONDIALE VITTIME DELL’AMIANTO MA ANCHE PER RICORDARE LE VITTIME DELL’EURECO

Anche il tempo sembra sintonizzarsi con l’iniziativa, cielo plumbeo e nuvole cariche di pioggia, a rendere ancora più solenne la serata. Una fiaccolata che vede una significativa partecipazione, circa 300, tra Associazioni – A.I.E.A di Paderno e Milano; Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto S. Giovanni; Medicina Democratica; Legambiente; Emergency; Rete nazionale sicurezza sui luoghi di lavoro Nodo Mi/Bg; Comitato No Inceneritore -,
partiti – PD; Rifondazione; Sinistra Critica-, le RSU della Bitront di Cormano; operai della -Lares e della ex Ispra-; molti cittadini e tra loro per la prima volta in piazza i parenti di due degli operai morti all’Eureco, la sorella-la moglie-i figli di Sergio Scapolan e la compagna di Salvatore Catalano, e alcuni degli operai “sopravvissuti”, come citano i cartelli, tra loro Erjon Zeva che ha subito ustioni nel 40% del corpo. Partecipazione che mette in luce la realtà spettrale di una cittadina che sembra sotto coprifuoco. Strade deserte alle 8 di sera, negozi e bar chiusi, fabbriche idem, e gente chiusa in casa.
E sono loro, parenti e operai della strage dell’Eureco, ad aprire il corteo con lo striscione che cita: “BASTA MORTI SUL LAVORO E DI LAVORO IN NOME DEL PROFITTO, e al collo i cartelli, o parenti delle vittime o sopravvissuti dell’Eureco. Corteo che parte da uno dei luoghi simbolo delle stragi di lavoratori in territorio padernese, via Galileo Galilei angolo via Marzabotto, dove era la sede della fabbrica Ispra che lavorava amianto. Ed è un ex operaio di questa fabbrica che dal microfono spiega e denuncia il doloroso tributo che operai hanno pagato e pagano alla logica del profitto padronale. Il tutto con la connivenza, alternata all’indifferenza delle istituzioni. Sarà questa
la caratteristica della fiaccolata/corteo: attraversare le strade di Paderno, toccando alcuni luoghi simbolo – fabbriche, caseggiati, scuole- che il killer Amianto ha reso luogo di morte e sofferenza, con fermate e comizi che facevano affacciare, e in alcuni casi, applaudire gli abitanti dei palazzi. Da sottofondo una colonna sonora fatta da alcune delle canzoni dedicate ad alcune delle stragi operaie che hanno insanguinato questo paese e in particolare due che definiscono EROI GLI OPERAI: “Sono un Eroe” di Caparezza e “Working Class Hero” di Lennon, degno tributo ai nostri fratelli e compagni. E’ stato molto toccante e incisivo di Lorena Tacco dell’AIEA-Paderno, che non solo ha parlato delle killer amianto ma ha ricordato che gli omicidi sul lavoro sono un problema nazionale, che l’Eureco è come la Thyssen e che la questione della salute e sicurezza non è un problema solo dei lavoratori ma che la logica del profitto scarica sulle popolazioni. Dai palazzi è partito un applauso e qualcuno ha gridato Brava.
Giunti in Piazza della Resistenza, sede del Comune, l’iniziativa si è conclusa con un'assemblea. Sono intervenuti Antonella, compagna di S. Catalano e operaia dell’Eureco, che con difficoltà per la commozione ha ricordato la tragedia che ha colpito lei e tutti gli operai e familiari,
sottolineando il pensiero che l’accompagna tutte le notti dal 4 novembre 2010 –voglio GIUSTIZIA-; quindi ha parlato Erjon, sopravvissuto Eureco, che ha parlato della realtà che si vivono gli
operai di questa fabbrica “abbandonati dalle Istituzioni, senza lavoro, senza soldi, ma con una sete di giustizia perché il sacrificio dei loro compagni non risulti invano e non cada nel dimenticatoio; ha concluso Michelino, del Comitato di Sesto S. G., che ha lanciato una proposta a
tutte le Associazioni e partiti presenti a sottoscrivere una mozione, che verrà presentata al consiglio comunale di Paderno e alla Regione e Provincia, che elargisca un sostegno ai familiari delle vittime e agli operai dell’Eureco. Un applauso dell’assemblea ha sancito l’approvazione.
Come delegazione della Rete abbiamo distribuito il comunicato/proposta nazionale del dopo sentenza Thyssen e portato uno striscione con su scritto: “all’Eureco come alla Thyssen vogliamo una
condanna esemplare”.

Gaglio Giuseppe
Rete Nazionale per la Sicurezza
sui posti di Lavoro Nodo Milano/Bergamo
retesicurezzamilno@gmail.com
29-04-2011

NOTE A MARGINE dell'iniziativa INIZIATIVA PADERNO
Abbiamo potuto incontrare i parenti e alcuni operai dell’Eureco. Abbiamo portato loro nuovamente il cordoglio di tutta la Rete, abbiamo dato loro copia del dossier Paderno e dello scritto "La Svolta" di Franca Caliolo, moglie dell'operaio appalto ilva Antonino Mingolla, che testimonia come i familiari possano trasformare il dolore in forza. Il rapporto con i familiari è stato buono e sono stati migliorati i contatti con la Rete.

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