La Repubblica Roma
Portati al policlinico Gemelli con ferite al volto e alla testa...accerchiati a Talenti da un gruppo di circa 15 persone che li avrebbero picchiati con caschi e bastoni.
Centri sociali: "Tre ragazzi aggrediti da militanti CasaPound" Tre ragazzi tra i 17 e i 19 anni, uno dei quali del collettivo studentesco Senza Tregua, sarebbero stati aggrediti nella notte davanti al bar "Zio di America" in via Ugo Ojetti. E' quanto denuncia il centro sociale Astra 19.
A quanto riferito i tre giovani, portati al policlinico Gemelli con ferite al volto e alla testa, sarebbero stati accerchiati da un gruppo di circa 15 persone che li avrebbero picchiati con caschi e bastoni. Le vittime dell'aggressore - riferiscono dai centri sociali - avrebbero riconosciuto negli aggressori almeno un esponente di Casapund
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Un centinaio di attivisti dei centri sociali si sono diretti in corteo verso le case occupate da CasaPound in via Val D’Ala, in zona Conca d’Oro a Roma. Una manifestazione quasi improvvisata, che ha visto qualche momento di tensione in via dei Prati Fiscali, quando alcuni partecipanti hanno lanciato petardi e il corteo, respinto dalle forze dell’ordine, è tornato indietro. E’ accaduto nel pomeriggio, dopo un crescendo di reazioni all’aggressione denunciata dal collettivo studentesco “Senza Tregua”, vittime sei giovani accerchiati e picchiati ieri in tarda serata a Talenti.
L’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 23.30. I ragazzi coinvolti, di età tra i 16 e i 18 anni, raccontano di essersi trovati in via Cecco Angiolieri, nel quartiere Talenti, quando una quindicina di persone scese da alcune macchine si sono dirette verso di loro con caschi, spranghe e mazze di legno in mano e hanno iniziato a pestarli senza dare spiegazioni. A riferire i fatti è Alessandro Mustillo, di “Senza Tregua” durante una conferenza stampa convocata oggi nell’aula consiliare del IV Municipio. Una delle vittime del pestaggio, Alberto, anche lui membro dello stesso collettivo, dallo scontro ha riportato sette giorni di prognosi con tre punti allo zigomo, escoriazioni ed abrasioni riscontrate su viso e schiena. All’incontro erano presenti anche gli attivisti di Horus Project.
Sulla vicenda, finora, non è stata presentata alcuna denuncia, ma i giovani feriti sono sei: quattro ragazzi e due ragazze, tutti studenti. Subito dopo l’aggressione, i ragazzi hanno chiamato i genitori e tre di loro sono stati accompagnati al policlinico Gemelli, da dove sono stati dimessi con prognosi dai tre ai sette giorni. Tra gli aggressori è stato riconosciuto – dicono i ragazzi – il portavoce dell’occupazione da parte di CasaPound di uno stabile in via Val d’Ala 200, Alberto Palladino detto “Zippo”.
I sei ragazzi “sono stati aggrediti mentre chiacchieravano su un muretto perché uno di loro è stato riconosciuto come uno studente di sinistra appartenente al collettivo Senza Tregua. Ora si sta valutando, vista la giovane età di alcuni di loro, se sporgere denuncia o meno. Hanno picchiato anche due ragazze, senza un reale motivo. Sono arrivati in macchina e non avevano il viso coperto”, ha spiegato Mustillo. Le foto e i referti delle vittime dell’aggressione, definita “di vecchio stampo squadrista”, mostrano e parlano di contusioni multiple, traumi ed escoriazioni varie. Gli aggressori “sono riconducibili all’occupazione neofascista di via Val d’Ala, mascherata da occupazione abitativa con un falso censimento, che in realtà è solo un covo di energumeni da dove partono le squadracce”.
LE REAZIONI Un coro di ‘no alla violenza’
La replica. ”CasaPound Italia non c’entra assolutamente nulla con l’aggressione”. Così il movimento di estrema destra risponde in una nota alle accuse del collettivo Senza Tregua. “Come al solito – si difende CasaPound – gli antifascisti militanti non perdono occasione per fomentare l’odio e alimentare quella logica degli opposti estremismi nella quale sguazza chi cerca alibi ai propri comportamenti violenti e mafiosi”.
A ribadire le accuse di falsità è Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound Italia: “E’ evidente che in un clima
avvelenato come questo che si sta cercando di creare ad arte – aggiunge Antonini – può succedere qualunque cosa. E di questo ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità”.
Nel pomeriggio era arrivata anche la ferma condanna da parte del sindaco Gianni Alemanno (VIDEO), che ha “agli inquirenti di fare luce, non solo sulle responsabilità più immediate ma anche su quelle politiche”, scongiurando un ritorno alla violenza politica che a Roma, negli anni di piombo, è costata già cara.
comunicato da Milano
L’aggressione avvenuta nel quartiere Talenti a Roma nella notte fra il 26 e il 27 aprile ai danni di cinque studenti mostra ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, qual è il vero volto delle formazioni neofasciste Casapound e Blocco Studentesco: squadracce fasciste coperte, finanziate e organizzate dall’amministrazione Alemanno.
Un’amministrazione comunale che patrocina iniziative fasciste e assume in Comune e nelle aziende municipalizzate vecchie conoscenze dei Nar e Terza Posizione, offrendo finanziamenti ed agibilità politica a chi da sempre svolge il lavoro sporco sui territori dove la destra cosiddetta democratica non riesce a radicarsi e non riesce ad interagire col tessuto sociale.
Non a caso , infatti, gli aggressori provenivano dall’occupazione di via Val d’Ala, vero punto di partenza di azioni squadriste, camuffato da pretesti abitativi quando nessuna famiglia in realtà usufruisce di quei spazi.
E’ora di chiudere questi covi fascisti che riescono a sopravvivere solo grazie alla protezione di ingenti schieramenti delle forze dell’ordine, come dimostrato ieri pomeriggio nel corso del corteo antifascista che ha attraversato via dei Prati Fiscali.
Solidarietà agli studenti e alle studentesse aggrediti!
Da Milano a Roma, nessuno spazio ai fascisti!
Corsari Milano
ZAM – Zona Autonoma Milano
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