E i conti vanno molto bene!
Fincantieri, infatti, secondo il suo rapporto: “ha concluso il 2023 con un
Ebitda (guadagno prima degli interessi, delle imposte, delle svalutazioni e
degli ammortamenti) di 397 milioni di euro, registrando un aumento di circa
l’80% rispetto all’anno precedente. I ricavi sono cresciuti del 2,8%,
raggiungendo 7,651 miliardi di euro … e una generazione di cassa di 200
milioni”, e secondo l’amministratore delegato Folgiero cresceranno ancora nel
2024: “prevede ricavi pari a circa 8 miliardi di euro, in crescita del 4,5%,
rispettando i target del Piano industriale presentato lo scorso maggio.
Inoltre, l’Ebitda margin dovrebbe attestarsi intorno al 6%, in continua
crescita in coerenza con gli obiettivi del Piano.”
Questo passaggio “accelerato”
alle armi subacquee sembra dovuto anche al fatto che ultimamente ci sono stati
“incidenti” che hanno danneggiato i cavi sottomarini per le comunicazioni
(internet): solo nel Mar Rosso “sarebbero
almeno quattro i cavi sottomarini danneggiati…: il cavo AAE-1
(Asia-Africa-Europa 1, lungo 25mila chilometri, dal sud-est asiatico
all’Europa; il cavo Seacom (cavo da 17mila chilometri che collega Sudafrica,
Kenya, Tanzania, Mozambico, Gibuti, Francia e India); il cavo Europe India Gateway
(Eig) di 15mila chilometri. Almeno per uno di questi cavi c’è la conferma
ufficiale del danneggiamento: si tratta del cavo Seacom.)
La tendenza ad un armamento
sempre più completo e aggressivo in tutti i campi si conferma, così come si
conferma la collaborazione con la Leonardo S.p.A, tutte e due nelle mani
dell’attuale governo tramite la Cassa Depositi e Prestiti (71,3% da Cdp
Industria, finanziaria di Cassa Depositi e Prestiti-società controllata dal
Ministero dell'Economia e delle Finanze).
Questo governo moderno fascista,
come abbiamo già detto, è attivo, in un modo o nell’altro, nei massacri in
corso di popoli come i palestinesi, e non solo vuole smantellare tutto ciò che
rappresenta un ostacolo ai profitti fatti con la produzione e vendita di armi a
chiunque le voglia comprare, in violazione della Costituzione e delle leggi
italiane, come appunto la 185/90, ma agisce con il riarmo in tutti i settori.
È necessario, dunque, continuare
a manifestare contro la guerra imperialista e combattere contro il governo
guerrafondaio Meloni, complice del genocidio del popolo palestinese.
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