Momenti di tensione alla Rai: attivista di Extinction Rebellion minacciato con una pistola
.... tre gruppi di attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato le sedi delle principali aziende mediatiche di Torino, dalla RAI a La Stampa e La Repubblica. Sedute in silenzio, con dei cartelli in mano, hanno voluto portare una richiesta di aiuto al mondo mediatico. “Crisi climatica. I governi sono responsabili. Aiutateci a raccontare chi sono i criminali”, si leggeva infatti sui loro cartelli.Nella sede della RAI di via Cavalli, però, non tutto è andato come
previsto. Cinque attivisti sono stati bloccati con la forza, uno di essi
è stato buttato a terra e minacciato con una pistola.
Un gesto grave, verificatosi nel contesto di una manifestazione
pacifica, il cui solo obiettivo era
“Nonostante l’illegittimità e la gravità del gesto, pensiamo che sia necessario dare una lettura più ampia di quello che è successo questa mattina e non procederemo con alcuna denuncia” commenta infatti Roberto, l’attivista coinvolto nell’episodio. “Negli ultimi mesi, molte delle contestazioni politiche di questo paese sono state raccontate come violente o volte a destabilizzare l’ordine costituito. Quello che è successo oggi, anche se totalmente ingiustificabile, è quindi il sintomo di un clima di allarme e di innalzamento consapevole del conflitto sociale”.
Nonostante gli attivisti fossero tutti a volto scoperto e nonostante si siano immediatamente seduti a terra quando fermati dalle guardie, l’essere entrati velocemente ha fatto perdere il controllo della situazione in pochi secondi.
L’episodio di oggi è un sintomo preoccupante, che dovrebbe innescare una profonda riflessione sulle conseguenze di una narrazione che esaspera i toni e alimenta la polarizzazione.
Nessun commento:
Posta un commento