Crediamo
fermamente che sia giunto il momento in cui la giustizia debba
prevalere e Mumia Abu-Jamal liberato: Irvin Jim scrive al giudice
statunitense
Irvin Jim | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
17/02/2023
A nome di centinaia di migliaia di lavoratori metalmeccanici del Sudafrica, che conoscono sia il gusto amaro dell'ingiustizia che la speranza imperitura della libertà, ci rivolgiamo a lei, Giudice Lucretia Clemons, affinché faccia la cosa giusta e liberi il compagno Mumia Abu-Jamal, scrive il Segretario Generale del NUMSA Irvin Jim.
(Dal 16 febbraio al 16 marzo, i sindacati e i movimenti popolari di tutto il mondo saranno impegnati in una campagna per chiedere la liberazione del prigioniero politico, militante e giornalista statunitense Mumia Abu-Jamal, in carcere da oltre 41 anni. Questa azione globale giunge nel momento in cui la sua difesa sta organizzando un nuovo tentativo per ottenere il suo rilascio, poiché le prove a suo carico sono state più volte smascherate come fallaci. Nell'ambito di questa azione, Irvin Jim, Segretario Generale del National Union of Metalworkers of South Africa, ha scritto una lettera al Giudice Lucretia Clemons della Court of Common Pleas della Contea di Philadelphia. Il NUMSA è da anni un pilastro fondamentale della campagna internazionale per la liberazione di Mumia).
A: Tribunale di Common Pleas della Contea di Philadelphia
1220 Centro di Giustizia Penale
1301 Filbert Street
Filadelfia, PA 19107
Egregio Onorevole Giudice Lucretia Clemons
Il Sindacato Nazionale dei Metalmeccanici del Sudafrica (NUMSA) ha una tradizione di lotta nel nostro Paese, dove abbiamo dovuto affrontare e combattere un'ingiustizia storica, commessa dal regime dell'Apartheid per decenni, in cui le persone di colore, in particolare gli africani, sono state discriminate, e dove il sistema di razzismo, che consideriamo un crimine contro l'umanità, è stato inserito nei libri di statistica al fine di opprimere e sfruttare sulla base del colore della pelle. Questa oppressione ha colpito tutti gli aspetti della vita dei neri e degli africani. Sono stati vittime della Legge sul colore e vittime di un'istruzione inferiore (istruzione bantu). Come persone di colore, siamo stati condannati per il resto della nostra vita alla super oppressione e allo sfruttamento come risultato nell'Unione del Sudafrica del 1910, tra il capitale inglese e quello afrikaner, dove alle persone di colore non era permesso di far parte della proprietà e del controllo dell'economia sudafricana. È questa brutale oppressione che ha tenuto Nelson Mandela in prigione per 27 anni, ed è questa brutale oppressione che ha ucciso Steve Biko per aver lottato per l'uguaglianza tra bianchi e neri, e per aver lottato per una vera democrazia e per la liberazione del Fanciullo nero. Ci sono voluti decenni per lottare contro questo sistema razzista ingiusto, e molti eroi cantati e non,, vecchi e giovani, sono morti in trincea combattendo per la libertà. Erano molto risoluti sul fatto che la libertà è amore, la libertà è pace e si impegnavano a lottare per la libertà delle generazioni future, anche se molti sarebbero morti.
Vi scriviamo per una riflessione onesta e umile e per la ferma convinzione che senza la solidarietà internazionale, senza che i popoli del mondo separati da fiumi e foreste fossero solidali con il popolo del Sudafrica e la nostra lotta per la libertà, non saremmo stati liberati. Senza il movimento anti-Apartheid negli Stati Uniti, scatenato dalle leggi razziste del regime del Partito nazionalista che prese il potere nel 1948, il nostro Paese e il nostro popolo non sarebbero stati liberati. Senza la solidarietà che abbiamo ricevuto da molte formazioni e quella ricevuta da tutto il mondo e all'interno del nostro continente africano negli Stati in prima linea, il popolo sudafricano non avrebbe realizzato la democrazia e la libertà. Il nostro attivismo nel movimento sindacale, che è quello di far progredire la lotta di liberazione, ci ha insegnato valori rivoluzionari, come il dovere e la responsabilità di difendere la democrazia e la libertà nella nostra terra, e ovunque soprattutto per l'umanità, la pace e la libertà nel mondo. Dobbiamo "essere sempre capaci di sentire profondamente qualsiasi ingiustizia commessa contro qualcuno, in qualsiasi parte del mondo. Questa è la qualità più bella di un rivoluzionario".
Vogliamo essere sinceri: pur credendo nella separazione dei poteri in qualsiasi regime democratico, l'ingiustizia prolungata che ha colpito Mumia Abu-Jamal, tenuto in carcere per motivi che riteniamo e consideriamo ingiustificabili, ci ha costretti, come Unione Nazionale dei Lavoratori Metalmeccanici del Sudafrica, a partecipare da anni alla campagna internazionale per la giustizia, a sostegno della libertà dei prigionieri politici nel mondo, vittime di vari sistemi politici al centro dei quali si trova l'ingiustizia. Crediamo fermamente che sia giunto il momento in cui la giustizia debba prevalere e Mumia Abu-Jamal liberato. Le facciamo umilmente notare di trovarsi in un momento storico e il nostro appello agli Stati Uniti e alla loro istituzione di giustizia, e alla magistratura che deve promuovere gli obiettivi della giustizia e dell'umanità, è che siamo dell'idea che, in qualità di giudice onorario, lei debba essere dalla parte giusta della storia, poiché questa stessa storia le ha offerto l'opportunità di correggere l'ingiustizia [subita da] Mumia Abu-Jamal. Crediamo fermamente che sia giunto il momento di liberarlo; ha scontato la sua pena e la giustizia deve prevalere.
Lo affermiamo per la nostra ferma convinzione che, quando si tratta di imprigionare un essere umano, devono essere applicati i seguenti principi, ossia:
"Nessuno deve essere imprigionato, deportato o ristretto senza un giusto processo; nessuno deve essere condannato per ordine di un funzionario del Governo; i tribunali devono essere rappresentativi di tutto il popolo; l'imprigionamento deve avvenire solo per gravi crimini contro il popolo ed essere finalizzato alla rieducazione, non alla vendetta".
Le rivolgiamo questo appello di solidarietà, Onorevole Giudice, perché ciò che sostiene noi e l'umanità in questi momenti storici dolorosi è la speranza, la fede e la convinzione che un altro mondo sia possibile. E visti in molti anni che Mumia ha scontato, egli è stato punito e ha scontato la sua pena, e siamo dell'idea che questo caso andrebbe considerato nelle condizioni odierne, dai toni meno drammatici, dato che il tempo guarisce. Il suo ruolo, onorevole Giudice, come membro della Commissione per la riconciliazione razziale dell'Arcidiocesi di Filadelfia è stato ampiamente riportato, ed è per questo che crediamo che la sua coscienza possa essere influenzata a rispondere con clemenza.
È in questo contesto che riteniamo che continuare a tenere Mumia Abu-Jamal in carcere non serva assolutamente a nulla, se non a far proseguire una punizione disumana. A nome di 350.000 metalmeccanici che credono nella libertà, nella democrazia e nella giustizia, ci uniamo ad altre persone del mondo che stanno lanciando un appello e chiedendo giustizia per Mumia Abu-Jamal. Ci rivolgiamo a lei, in qualità di onorevole giudice, affinché intervenga per promuovere l'umanità e la giustizia e liberare Mumia Abu-Jamal.
Riteniamo che Mumia Abu-Jamal sia un prigioniero politico il cui diritto umano fondamentale alla giustizia sia stato violato dal sistema giudiziario americano. Mumia è un giornalista afroamericano ed ex membro del Black Panther Party. Da 42 anni langue in prigione per il reato di presunto omicidio di un poliziotto bianco, Daniel Faulkner, nel 1981. Inizialmente era stato condannato a morte, ma in seguito la pena è stata commutata in ergastolo. Ha trascorso la maggior parte della sua pena in isolamento, chiuso in una cella per 23 ore al giorno.
Il suo processo è stato contrassegnato dalla cattiva condotta della polizia, dell'accusa e della magistratura. L'esempio peggiore per noi, che costituisce un'ingiustizia nelle mani della magistratura, che, a nostro avviso, dovrebbe perseguire con coerenza gli obiettivi della giustizia, indipendentemente dal colore o dal credo di una persona, è stato quando un'ex stenografa del tribunale, Terri-Maurer Carter, ha dichiarato sotto giuramento di aver sentito affermare dal Giudice Albert Sabo, il Giudice che presiedeva il caso di Mumia, che "li avrebbe aiutati a friggere il negro". Allo stesso tempo, nuove prove hanno documentato che testimoni chiave hanno ricevuto promesse di denaro per la loro testimonianza, ed è emersa la prova che questi testimoni avrebbero ricevuto un trattamento di favore nei casi penali in corso. È una vergogna che il sistema giudiziario statunitense non abbia corretto questo spaventoso errore giudiziario!
La situazione di Mumia Abu-Jamal è da tempo molto sentita alla luce della storia delle nostre lotte per la libertà in Sudafrica. Lo abbiamo difeso per molti anni e ora la possibilità di una via d'uscita sembra essere finalmente a portata di mano. Constatiamo la continua disumanizzazione di Mumia Abu-Jamal e di altri prigionieri politici nel contesto della lunga lotta per la liberazione dei neri in America, una lotta che risale ai tempi della schiavitù. È un'accusa dannosa per la libertà degli Stati Uniti e per tutte le persone del mondo che lottano per la giustizia, il fatto che oggi i membri del Partito delle Pantere Nere siano ancora in carcere a vita, per aver lottato per i diritti delle persone di colore. Non dobbiamo mai dimenticare che gli Stati Uniti sono diventati una superpotenza globale grazie al genocidio dei popoli indigeni e al lavoro degli africani ridotti in schiavitù.
La lotta del movimento per i diritti civili negli anni '60 ha catturato l'immaginazione del mondo. Figure come Nelson Mandala, Martin Luther King Jr e Malcolm X divennero icone globali. Hanno combattuto e sono morti per la giustizia umana. Si sarebbe potuto pensare che oggi il brutale sistema di oppressione si fosse inaridito e che la lotta per la giustizia e l'umanità avrebbe prevalso e vinto.
Con nostra delusione, come persone amanti della pace del Sud globale e del resto del mondo, continuiamo ad assistere al fatto che negli Stati Uniti, un uomo di colore è sempre già colpevole agli occhi della polizia. Tante persone innocenti sono state uccise dalla polizia - persone come George Floyd e Breonna Taylor. E più recentemente, l'omicidio di Tyre Nichols da parte della polizia di Memphis. Nonostante le grandi mobilitazioni contro il razzismo e la violenza razzista della polizia, dal 2014, questi attacchi sono peggiorati e le uccisioni continuano, giorno dopo giorno.
Nel 2016, nell'ambito di questa campagna di solidarietà internazionale per la liberazione di Mumia Abu-Jamal, ho scritto, a nome del NUMSA, una lettera di sincera solidarietà nei suoi confronti e l'ho indirizzata all'ex Governatore della Pennsylvania, Tom Wolf, chiedendo che lo Stato mettesse a disposizione di Mumia il costoso farmaco salvavita Harvoni, per il trattamento della sua malattia mortale, l'epatite C. Ho spiegato che qui in Sudafrica, durante gli anni dell'apartheid, quando i nostri combattenti per la libertà si ammalavano gravemente, il governo non forniva loro l'assistenza medica necessaria.
Anche la Gran Bretagna e Doro-Chiba, il sindacato ferroviario giapponese, hanno supplicato il governatore di fornire quei farmaci. Se lo Stato della Pennsylvania avesse continuato a ignorare la sua malattia mortale, avrebbe sicuramente seguito il modello di trattamento disumano del regime razzista dell'Apartheid. Grazie al cielo, il Governatore Wolf ha cambiato rotta e il signor Abu-Jamal ha ricevuto un trattamento medico adeguato. Riteniamo che sia stata la solidarietà internazionale, in particolare del movimento sindacale, a salvargli la vita.
Ancora una volta, per tornare indietro, all'aprile 1999, quando Abu-Jamal era ancora nel braccio della morte, l'International Longshore and Warehouse Union (ILWU), la cui giurisdizione copre tutti i porti della costa occidentale degli Stati Uniti, protestò per chiedere il suo rilascio. Ha chiuso i porti e ha guidato una marcia di 20.000 manifestanti a San Francisco per chiedere la sua libertà, coordinandosi con gli insegnanti in Brasile che hanno scioperato per la stessa causa. Sebbene questa protesta di massa non lo abbia liberato, non abbiamo dubbi che abbia avuto un ruolo nella decisione del tribunale del 2001 di annullare la sua condanna a morte.
Nel 1984, due anni dopo l'inizio della detenzione del signor Abu-Jamal, l'ILWU organizzò uno sciopero contro una nave proveniente dal Sudafrica dell'Apartheid per protestare contro quel regime di repressione razziale. Dopo il suo rilascio dal carcere di Robben Island, Nelson Mandela fece un tour mondiale per ringraziare tutti coloro che si erano opposti attivamente all'apartheid. All'Oakland Coliseum, ha iniziato il suo discorso riconoscendo che è stata l'azione dell'ILWU a stimolare il movimento anti-apartheid in California.
A nome di centinaia di migliaia di lavoratori metalmeccanici in Sudafrica, che conoscono sia il sapore amaro dell'ingiustizia che la speranza imperitura della libertà, ci rivolgiamo a lei, Giudice Lucretia Clemons, affinché faccia la cosa giusta e liberi il compagno Mumia Abu-Jamal. Il mondo intero sta aspettando con un misto di gioia e dolore, credendo fermamente in una sentenza giusta che faccia giustizia e liberi Mumia Abu-Jamal. La libertà di Mumia è stata difesa e perseguita sia dall'Arcivescovo Tutu che dal Presidente Nelson Mandela. Oggi è nelle sue mani aprire la strada alla verità e alla libertà del prigioniero politico più noto d'America. Attendiamo con ansia la sua risposta, nella speranza che si lasci convincere e che faccia ciò che è giusto nell'interesse dell'umanità, annullando questa grave ingiustizia che ha colpito Abu-Jamal per oltre quattro decenni.
Il nostro impegno per l'umanità e la giustizia ci costringe a chiederle di considerare che nel recente passato Abu-Jamal, le cui condizioni di detenzione hanno avuto un impatto sul suo benessere generale, tenendo anche conto del fatto che ha perso la sua compagna di vita e moglie Wadiya Jamal, deceduta nel dicembre del 2022, mentre stava portando avanti gli obiettivi del suo rilascio. La nostra campagna di solidarietà internazionale per il rilascio di Abu-Jamal, rivolge un umile appello a Lei, Onorevole Giudice, per garantire che la giustizia prevalga. Ci rafforza la convinzione che è l'umanità che crede nella giustizia ad aver sempre cambiato il corso della storia. L'umanità che avanza nella lotta per la giustizia cambia il mondo non in condizioni di sua scelta. Ma sono le forze della giustizia e dell'umanità che rendono il mondo un posto migliore, contro le forze alimentate dall'avidità.
Ci auguriamo che la nostra campagna e il nostro appello sincero a Lei, Onorevole Giudice, non solo stimolino il dibattito e la discussione nelle aule di giustizia, al fine di garantire che sia fatta giustizia in questo caso, ma pensiamo anche che possa far sì che Abu-Jamal, in queste condizioni difficili, continui a vivere nella speranza più pura e a non perdere mai la fiducia nell'umanità. Continuare a credere che la vittoria è certa e che nella vita c'è sempre un domani e che ad ogni tramonto c'è la certezza di un'alba.
In fede,
Irvin Jim
Segretario Generale NUMSA
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