L’assemblea proletaria anticapitalista di Roma del 18 febbraio ha permesso di dare continuità al lavoro per unire le lotte, avanzare a livello nazionale lungo la linea e la prassi del fronte unico di classe, esigenza imprescindibile oggi per i proletari e le realtà in lotta ben oltre le logiche degli intersindacali, degli intergruppi, ristretti o allargati che siano, e in netta alternativa all’auto referenzialità espressasi in maniera palesemente dannosa in occasione del 2 e 3 dicembre.
All’assemblea hanno partecipato i rappresentanti delle principali realtà di lotta prevalentemente dello Slai cobas per il sindacato di classe di 5 città del nord e del sud, i compagni di Roma e Viterbo del Comitato di lotta di Viterbo, operanti nella Rete dei collettivi organizzati a Roma, nel coordinamento regionale della sanità, e in altre realtà sindacali di base e di classe, Classe contro Classe, Proletari comunisti.
Presente il Soccorso rosso internazionale e compagni attivamente impegnati nella campagna Cospito; il
ricercatore Fabrizio Chiodo intervenuto sul fronte vaccini, industria capitalistica farmaceutica e guerra.
La partecipazione romana all’assemblea è stata penalizzata per la contemporaneità di altre iniziative importanti, si preparano le due giornate su Cospito e la guerra del 24 e 25 a Roma.
Hanno partecipato con interventi scritti il movimento No Muos, compagni impegnati sulla guerra dell’Archivio storico “Benedetto Petrone/Puglia antagonista” di Brindisi; e avevano dato la disponibilità ad intervenire il Calp di Genova e l’Avv. Gianluca Vitale, poi non intervenuti per tempo.
La discussione è stata centrata sulla lotta contro la guerra e il governo Meloni, in continuità con quelli che l'hanno preceduta, che ha visto convergenza di analisi e di impostazione politica nella prassi e nella lotta da sviluppare, anche se sulla base di differenze dipendenti dalle matrici teoriche, politiche della organizzazioni presenti.
Ma la cosa realmente importante è il ruolo che hanno avuto gli interventi di operai, lavoratrici che hanno raccontato lo stadio della loro lotta ma lo hanno arricchito dentro un quadro generale di come farle avanzare sul piano nazionale, dalla Dalmine alla Beretta di Bergamo, alle Acciaierie e appalto ex Ilva, dalle lavoratrici precarie di Palermo alla sanità di Roma.
Altri interventi di altre realtà preparati per l’assemblea saranno comunque pubblicati nella mailing list.
Una parte finale della discussione è stata centrata su come rafforzare il legame delle realtà presenti con la proposta di una chat permanente e come allargare l’area dell’Assemblea proletaria anticapitalista, sia in forma orizzontale con allargamento delle partecipazioni all’assemblea e alle prassi comuni, sia nello sviluppare l’azione e lo sforzo di unità/critica/trasformazione nell’intero movimento di classe.
Su questo, però, il dibattito non si è sviluppato a sufficienza e dovrà continuare ed essere approfondito.
Grande spazio nell’assemblea ha avuto la battaglia per Alfredo Cospito. L’intervento del SRI e di altri compagni ha ottenuto grande attenzione dai proletari presenti, che hanno chiesto anche con domande di approfondire la natura politica attuale e strategica della battaglia sul 41bis e della più generale lotta contro la repressione dello Stato borghese e la sua legislazione repressiva che, comunque motivata, ha lo scopo di reprimere la lotta di classe, le avanguardie rivoluzionarie.
Nell’assemblea è stato anche detto che la battaglia di Alfredo, degli anarchici e delle realtà comuniste, proletarie rivoluzionarie che sono attive in questa campagna è di grande insegnamento per tutti i fronti della lotta di classe su come combattere lo Stato e questo governo nella situazione attuale generale.
L’assemblea è attivamente impegnata in tutte le sue componenti nelle giornate del 24 e 25 febbraio sui posti di lavoro e nelle piazze contro la guerra imperialista, l’imperialismo italiano, il suo Stato, il suo governo, sostenendo e partecipando anche alle iniziative di Genova lanciata dal Calp, di Milano, di Roma, ecc.
Assemblea proletaria anticapitalista - Roma 18 febbraio
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