sabato 25 febbraio 2023

pc 25 febbraio - Corrispondenza dalla Tunisia - Razzismo di Stato da parte di Kais Saied al servizio dell'imperialismo - oggi manifestazione

Gravi dichiarazioni del presidente Kais Saied  nell'ambito del Consiglio Nazionale per la Sicurezza, che criminalizza gli stranieri dei paesi subsahariani in Tunisia. E' stato invocato un fantomatico complotto per cambiare la composizione demografica della Tunisia con l'obiettivo di trasformarla da paese "arabo-musulmano" a paese "totalmente africano", facendo giungere migliaia di subsahariani in Tunisia che provocherebbero problemi di sicurezza e criminalità.

Tale dichiarazione sopraggiunge dopo un'ondata repressiva da parte della polizia, nel quartiere di Ariana (Tunisi) dove molti stranieri risiedono, con controlli a tappeto dei documenti e in caso di "irregolarità" (comprendenti anche il fatto di aver lasciato i documenti a casa) arresti immediati.

La conseguenza sociale di tale dichiarazione si è tradotta in un rigurgito razzista dei settori più reazionari della società sino ai settori della media borghesia, andando da aggressioni fisiche di cui il caso più grave verificatori ieri sera nel quartiere di Soukra dove un appartamento abitato da senegalesi è stato dato alle fiamme, fino alle retoriche già sentite in Italia dei distinguo tra immigrati regolari e irregolari.
Varie associazioni studentesche di studenti stranieri hanno consigliato ai propri connazionali di restare in casa ed evitare le "uscite superflue" o l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico a causa di tali controlli a tappeto (è necessario puntualizzare che spesso studenti regolarmente iscritti nelle università tunisine ottengono la carta dello studente con estremo ritardo anche di 6-7 mesi e sono quindi impossibilitati di dimostrare il proprio status in caso di controllo nè di ottenere una regolare carta di soggiorno).

Com'è facile immaginare i social media trasbordano di tale rigurgito razzista.

Un clima di odio razzista inaccettabile quindi come conseguenza di tale azione irresponsabile del capo di Stato e capo de facto del governo a cui alcune organizzazioni antirazziste, sociali e di lotta tunisine stanno reagendo esprimendo solidarietà.
In particolare l'organizzazione comunista Resist invita a partecipare ad una manifestazione di solidarietà con gli stranieri sunsahriani in Tunisia, che si terrà sabato 25 febbraio dalla sede dell'Unione Nazionale dei Giornalisti Tunisini fino all'Avenue Bourghuiba (in centro città).


Di seguito testo convocazione ed in allegato locandina:

تدعو مجموعة قاوم من أجل بديل اشتراكي إلى المشاركة في المسيرة المبرمجة ليوم السبت 25 فيفري على الساعة 14 انطلاقا من مقر النقابة الوطنية للصحفيين التونسيين (شارع الولايات المتحدة، لافيات) وصولا إلى شارع الحبيب بورقيبة ، مساندة لمهاجري افريقيا جنوب الصحراء المقيمين بتونس ضد عنصرية قيس سعيد وانصاره وضد الاعتداءات المادية والمعنوية عليهم.
Un groupe Résist pour une alternance socialiste vous invite à participer à la marche prévue le samedi 25 février à 14 heures du siège de l'Union nationale des journalistes tunisiens (rue des États-Unis, Lafiat) à la rue Habib Bourguiba, en soutien aux immigrés sud-sahariens vivant en Tunisie contre le racisme de Qais Said et de ses partisans et contre les attaques matériellement et moralement eux.

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