Il Consiglio Europeo, al quale ha partecipato Draghi per l’Italia, ha di fatto confermato le politiche contro i migranti costretti a fuggire da miseria, malattie, distruzioni ambientali, guerre… tutte causate dagli stessi paesi imperialisti.
Il governo Draghi in particolare, infarcito di fascisti, conferma
appieno “la linea securitaria di gestione dei flussi migratori condivisa a
livello comunitario. Un indirizzo ribadito al Governo con una risoluzione
parlamentare di maggioranza già prima del summit, con le richieste portate
al tavolo europeo, che guardano alla mera ‘difesa’ delle frontiere”.
“Ancora una volta – dice Oxfam, come riportato dal
quotidiano il Manifesto di oggi - i leader europei, Italia in testa, scaricano
la responsabilità della gestione del fenomeno migratorio sui paesi terzi
rinviando ad “un’intensificazione di una cooperazione reciprocamente
vantaggiosa con i paesi di origine e transito dei migranti”.
Per i paesi imperialisti vuol dire controllare l’arrivo dei
migranti… per i paesi come la Turchia, la Grecia, la Libia vuol dire ricevere miliardi
di euro.
L’ipocrisia che sottostà a questa operazione si taglia con
il coltello: “Mentre i leader europei condannano qualsiasi tentativo da parte
di paesi terzi, come la Turchia, di usare i migranti come arma di ricatto per
ottenere maggiori concessioni politiche, si contraddicono giocando sulla vita
delle persone. – ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze
umanitarie di Oxfam Italia – Di fatto, continuano ad usare l’arma dello
stanziamento degli aiuti allo sviluppo, in cambio dell’esternalizzazione
nel controllo delle frontiere europee delegata ai paesi di transito”.
Questo “scaricabarile” pagato miliardi di soldi pubblici non fa che peggiorare a sua volta le condizioni generali delle masse popolari locali, visto che i regimi moderno fascisti o apertamente fascisti come quello turco, hanno a disposizione più soldi per manovrare e spendere per rafforzarsi sul settore militare… e riempire ancora di più i moderni lager in cui vengono tenuti, in condizioni disumane, milioni di bambini, donne e uomini migranti.
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Migranti, Oxfam: “Ancora una volta l’Europa dei diritti muore
alle frontiere”
Oxfam
EDIZIONE DEL26.06.2021
Ancora una volta i leader europei, Italia in testa,
scaricano la responsabilità della gestione del fenomeno migratorio sui paesi
terzi rinviando ad “un’intensificazione di una cooperazione reciprocamente
vantaggiosa con i paesi di origine e transito dei migranti”. È la denuncia
lanciata da Oxfam a commento delle conclusioni del Consiglio europeo.
“Mentre i leader europei condannano qualsiasi tentativo da parte di paesi terzi, come la Turchia, di usare
i migranti come arma di ricatto per ottenere maggiori concessioni politiche, si contraddicono giocando sulla vita delle persone. – ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia – Di fatto, continuano ad usare l’arma dello stanziamento degli aiuti allo sviluppo, in cambio dell’esternalizzazione nel controllo delle frontiere europee delegata ai paesi di transito”.Nessun passo in avanti sulle condizioni disumane nei centri UE in Grecia
“I leader europei avrebbero dovuto cogliere l’opportunità
del summit per mettere a punto procedure di asilo eque ed efficienti; –
continua Pezzati – migliorare le
condizioni disumane in cui vivono migliaia di migranti, in centri di
accoglienza dell’UE, come quelli nelle isole greche; porre fine ai
respingimenti illegali verso la Turchia; definire concretamente e al più presto
una vera e propria operazione europea di ricerca e soccorso dei migranti nel
Mediterraneo. Niente di tutto questo è accaduto, confermando una strategia
europea che non tiene affatto conto della difesa dei diritti umani di chi fugge
da guerre e persecuzioni”.
Dall’Italia la ricerca di una sponda europea per il
rafforzamento dell’accordo con la Libia.
La partita italiana giocata dal premier Draghi nel summit
appare coerente con la linea securitaria di gestione dei flussi migratori
condivisa a livello comunitario. Un indirizzo ribadito al Governo con una
risoluzione parlamentare di maggioranza già prima del summit, con le richieste
portate al tavolo europeo, che guardano alla mera “difesa” delle frontiere.
“Da un lato il Governo italiano cerca di coinvolgere l’Ue in
un consolidamento dell’accordo con quelle stesse autorità libiche, responsabili
di violenze e torture nei centri di detenzione ufficiali e non. – continua
Pezzati – Dall’altro cerca il
superamento dell’Accordo di Dublino, ma spingendo sulla retorica del peso
sopportato dai paesi frontalieri, per ottenere una ridistribuzione dei
richiedenti asilo tra i paesi membri, senza tener conto che le quote assegnate
all’Italia, potrebbero addirittura essere superiori agli arrivi attuali”.
L’Italia dal 2017 ha reinsediato dalla Libia appena 66
persone, così non si disincentiva il traffico di esseri umani
Il Governo continua a nascondersi dietro il paravento dei
corridoi umanitari, che – occorre ricordarlo – sono iniziative totalmente a
carico della società civile, mentre rimane irrisorio il numero delle persone
portate in sicurezza attraverso l’azione diretta del Governo. L’Italia dal 2017
ha reinsediato dalla Libia solo 66 persone, impegnandosi l’anno scorso a
prenderne in carico 150 tra quelle presenti in Libia e Niger. Numeri che non
disincentivano minimamente il traffico di esseri umani.
“Preoccupa inoltre come sia totalmente scomparsa dal
dibattito politico la discussione rispetto all’introduzione di nuovi canali di
ingresso regolari, come il permesso per la ricerca di lavoro, questi sì
realmente efficaci per contrastare il traffico di esseri umani. – conclude Pezzati – Dulcis in fundo, c’è da
registrare una sostanziale adesione a proposte care alla Lega (evidentemente
col consenso del PD!), come quella secondo cui debbano essere gli Stati di
bandiera delle navi che effettuano operazioni di salvataggio in mare ad offrire
un porto sicuro e farsi carico dell’accoglienza dei migranti, in barba a quando
sancito dalla Convenzione di Amburgo. Sembra quindi che, quanto successo nel
periodo del primo Governo Conte non sia servito a dimostrare la miopia e la
disumanità con cui l’Europa dei diritti ha gestito la questione migratoria”.
https://ilmanifesto.it/migranti-oxfam-ancora-una-volta-leuropa-dei-diritti-muore-alle-frontiere/
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