Le Operaie e gli Operai sono scesi in sciopero per la morte di Adil, uno Sciopero autoorganizzato con massiccia partecipazione. Personalmente ringrazio le RSU della Fiom per averci dato la copertura nonostante fossero in Cassaintegrazione.
Dopo aver appreso da alcuni compagni della Fiom in Fca Melfi che anche la minoranza Cgil ha indetto per domani uno sciopero di un’ora e mezza su tutti i turni di lavoro alla Fca /Stellantis di Melfi per l’omicidio di Adil ma con orari differenti da quelli annunciati da Usb, abbiamo deciso di spostare il nostro sciopero sugli stessi orari della Fiom, così da allargare l’iniziativa di lotta
Da un comunicato pubblicato su Basilicata24, giornale locale.
L’incontro con Stellantis del 15 giugno scorso ha prodotto esattamente quello che i lavoratori temevano
da mesi e di cui avevamo discusso nelle assemblee. Proprio nelle assemblee, unitariamente il sindacato aveva tranquillizzato sulla impossibilità di questo scenario, bollando come “irresponsabile” chi chiedeva risposte. L’attendismo l’ha fatta da padrone. Prendere tempo in attesa di miracolose concessioni che l’azienda avrebbe dovuto fare dall’alto. L’azienda tira dritto: razionalizzazione e risparmio di forza lavoro. Anche se questo deve significare una linea sola (ma più lunga), 20 turni (una settimana si e una no), esuberi di personale (700 dichiarati al 2024 ma due conti sanno farseli tutti), maggiori carichi di lavoro (quando si lavora) e cassa integrazione (a volontà). E tutto questo non lo potranno giustificare neppure sotto le “mentite spoglie” delle assunzioni, visto quello che si prospetta. Forse qualcuno continuerà a definire “incoscienti” chi osa sollevare dubbi e fare critica, utilizzando come sempre l’argomento, del “momento difficile” che attraversiamo. Se così fosse ci dispiacerebbe, perché invece si vuole essere semplicemente realisti e coerenti. Questa situazione è intollerabile. Non può essere accettata. Il comitato degli iscritti della FIOM/CGIL, a partire dalle prossime assemblee, si mobiliterà per ogni iniziativa democratica che contrasti questo disegno scellerato a danno dei lavoratori tutti e che non può essere accettato o sottoscritto da nessun sindacato. Infine, i compagni del comitato degli iscritti dello stabilimento Stellantis di Melfi, esprimono il massimo della solidarietà e il cordoglio alla famiglia dell’operaio e delegato sindacale deceduto dopo essere stato investito nel corso di una manifestazione.Piaggio (Pontedera), 18 giugno 2021
Electrolux (Susegana), 18 giugno 2021
Vitesco (Pisa), 18 giugno 2021
È STATO ASSASSINATO UN SINDACALISTA:
COMUNICATO DI SCIOPERO
Questa mattina, in provincia di Novara, un sindacalista
coordinatore
dei Si Cobas è stato ucciso investito da un camion che ha cercato di
forzare il blocco davanti ai cancelli della Lidl durante una
manifestazione in occasione dello sciopero nazionale dei sindacati di
base dei lavoratori della logistica. Il sindacalista è stato trascinato
dal camion per una decina di metri.
Ogni limite è superato. Questi assassini pensano che le
produzioni debbano andare avanti anche a costo di sacrificare vite umane.
È
necessario rifiutare e combattere questa mentalità. Aderiremo ad ogni
iniziativa che le strutture sindacali decideranno di mettere in campo.
Nel frattempo, come risposta immediata, proclamiamo due
ore di sciopero a fine turno per tutti i lavoratori e le
lavoratrici
Vitesco su tutti i turni a partire da oggi. I lavoratori non presenti
oggi in azienda scioperano due ore a fine turno nel primo giorno di
rientro.
I part time scioperano un’ora a fine turno nel primo giorno di rientro a partire da oggi.
18 giugno 2021
Rappresentanza Aziendale di Base USB Vitesco
In molte fabbriche meccaniche dell’ Emilia Romagna.
...In decine di aziende – solo nel modenese almeno una cinquantina di tutte le dimensioni – le Rsu stanno proclamando ore di sciopero “in memoria di Adil e contro lo squadrismo padronale”.
Non sono scioperi totalmente spontanei, le strutture Fiom di territorio hanno spinto sui delegati: ma l’adesione di questi ultimi è stata pronta e rapida. E questo in misura superiore alle aspettative, considerando lo scenario inedito: Adil non solo era attivista di un organizzazione “concorrente” in forte polemica con la CGIL, ma apparteneva anche ad un segmento produttivo, almeno apparentemente, non in stretta relazione con il profilo tipico dell’iscritto/delegato metalmeccanico emiliano.
La figura di Adil è stata riconosciuta con naturalezza parte di un medesimo schieramento di classe e di questi tempi non era un esito scontato.
Nel territorio modenese hanno promosso ore di sciopero le grandi aziende – vedi Ferrari e tutto il gruppo ex-Fiat – come le medie e le piccole; diverse rappresentanze di fabbrica hanno prodotto comunicati ...Comunque, la gravissima vicenda novarese è stata giocoforza posta al centro dell’attenzione e della discussione in moltissimi stabilimenti, tra assemblee improvvisate e capannelli in sala mensa.....vedere in tante bacheche sindacali il nome di Adil e le ragioni del suo mondo, impugnate con sincera partecipazione dalle rappresentanze storiche della classe operaia emiliana, è un segnale da cogliere, comprendere e valorizzare.
Forse la morte di Adil contribuirà a superare quelle linee di faglia tra figure e condizioni operaie, che il capitalismo fittiziamente ha prodotto in questi anni.
La Fiom emiliana, sotto la spinta dell’adesione dei suoi quadri di fabbrica, si è decisa a proclamare, come organizzazione regionale, due ore di sciopero per il 23/06. Anche questo è un segnale positivo che non va sottovalutato: le lotte esprimono egemonia, aprono contraddizioni e costringono tutti allo schieramento.
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