Alcune decine di compagni di lavoro, operai, attivisti sindacali e politici solidali hanno partecipato al presidio davanti al Tribunale di Bari dive avrebbe dovuto tenersi l'udienza del procedimento contro il licenziamento di due operai SKF, puniti per "negligenza" in quanto ritenuti responsabili della produzione di pezzi difettosi che avrebbero procurato un danno all'azienda.
Come ci ha raccontato Vincenzo, anche lui operaio SKF:
"in
realtà la SKF nega l'evidenza che tutta la produzione avviene in
squadra e che le imperfezioni nel processo produttivo sono fisiologiche,
quini non esistono né responsabilità individuali né, tanto meno,
negligenza. La verità è che l'azienda ha voluto dare una punizione
esemplare per chiarire chi comanda on fabbrica e intimorire tutti gli
operai, colpendone due che casualmente si trovavano a lavorare alla
postazione che ha prodotto i pezzi difettosi. Si tratta di due
lavoratori tranquillissimi, uno era iscritto UILM l'altro addirittura
Fismic, non sono stati scelti ma colpiti per dare un esempio a tutti.
Il
fatto stesso che l'offerta di transazione per uno dei licenziati sia
stata di pagare per intero le retribuzione e i contributi per i pochi
anni di lavoro che mancavano alla pensione è una tacita ammissione
dell'insussistenza della causa di licenziamento.
La reazione dei
compagni di lavoro è stata immediata e solidale, la fabbrica è stata
subito bloccata da 24 ore di sciopero, poi però i sindacati hanno
scaricato la vicenda sui loro legali, interessati solo a chiudere con
una transazione vantaggiosa e non a dare battaglia per difendere il
lavoro e la dignità dei licenziati e questi li hanno revocati. A loro
difesa si è costituto il 'comitato contro i licenziamenti' che ha
organizzato questa iniziativa e in vista della prossima udienza del 2
aprile proverà a mobilitare molta più gente in solidarietà e investirà
con volantinaggi l'intera area industriale di Bari".
In effetti la
prevista udienza di oggi è stata rinviata a causa dell'indisposizione
del giudice ma il Comitato ha voluto tenere comunque l'iniziativa per
mostrare che i lavoratori non sono soli nella loro battaglia. E' anche
il motivo per cui da Taranto una delegazione dello SlaiCobas per il SC
si è mossa per partecipare al presidio e nella breve assemblea volante
tenuta a conclusione del presidio ha portato l'informativa sugli
analoghi attacchi ai lavoratori sui posti di lavoro a Taranto, le
battaglie processuali in cui siamo impegnati e la proposta di costruire
un collegamento a livello regionale che consolidi una risposta unitaria
ala repressione sui posti di lavoro. Un appello a unire le forze accolto
positivamente da tutti i presenti.
L'appuntamento è alla fine della
prossima settimana per programmare le iniziative per il prossimo 2
aprile
da slai cobas per il sindacato di classe taranto
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