La gigantesca protesta dei contadini, in corso da oltre tre
mesi, sta creando enormi problemi al governo indiano per il quale è diventata
una minaccia… ma il governo fascista indù di Modi non può dimenticare affatto
“la più grande minaccia interna per il nostro Paese”, come la definì l’ex capo
del governo Manmohan Singh, e cioè quella della guerra popolare condotta dai
maoisti.
L’intensa attività del Partito Comunista dell’India
(Maoista) in “90 distretti in 11 Stati” del Paese, secondo lo stesso governo,
che in diverse forme si estende dalle foreste alle città, con la grande
partecipazione delle donne combattenti, la cui determinazione è ben nota, ha
portato le forze armate dell’India ad inventarsi un commando tutto al femminile
inserito nell'unità d'élite anti-maoista CoBRA, che comprende attualmente
12.000 militari, come riporta la stampa indiana online.
“La Central Reserve Police Force (CRPF-Forza di Polizia
Riserva Centrale) ha introdotto per la prima volta un commando di 34 donne
nella sua unità d'élite Commando Battalion for Resolute Action
(CoBRA-Battaglione Commando per Azione Risoluta), che è stata creata nel 2009
ed è principalmente dispiegata negli stati colpiti dall'estremismo di
sinistra”.
Il tutto addirittura all’insegna della “emancipazione
femminile”, come dice il direttore generale della polizia; una polizia che usa
lo stupro come arma di guerra!
“La CRPF ha fatto un altro passo verso l'emancipazione
femminile includendo i commando femminili nelle celebrazioni dell'88°
battaglione di sole donne".
Questa “emancipazione” consiste in un addestramento che
“rafforzerà le loro capacità fisiche e l'acume tattico impartendo un
addestramento di livello superiore nel tiro e nelle armi speciali,
pianificazione tattica, addestramento sul campo, esplosivi, abilità di
sopravvivenza nella giungla, ecc."
Ma il direttore generale della CRPF si spinge oltre, davvero
oltre: “La neutralità di genere aggiunta alla diversità della forza delle donne
emancipate, crea una famiglia più emancipata che alla fine dà più potere alla
nazione".
Ecco a cosa servirebbe questa “emancipazione” organizzata in
commando: non solo innanzi tutto a continuare a massacrare altre donne, e
uomini, nel tentativo di mettere fine alla guerra popolare, ma a ribadire
proprio il ruolo assegnato alla donna: creare una famiglia, anche se più
emancipata (e non si capisce cosa si intenda), e infine uno stato più potente.
Quest’altra mossa fascista del governo e delle forze armate
indiane è però frutto della disperazione, perché da decenni fanno “piani” con
tanto di “data di scadenza” entro cui dovranno sradicare i maoisti (che oramai
Modi vede dappertutto, anche nelle città e li chiama “urban naxal”, maoisti
urbani, appunto!), piani che la guerra popolare manda regolarmente all’aria!
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