Dedichiamo alcuni post italo-francesi a questo anniversario. Nei post la storia di questa vicenda, il contesto dell'epoca e l'iniziativa di oggi a Parigi
🔴 Hommage à Pierre Overney 🔴
Ce dimanche, le journal La Cause du Peuple organise au cimetière du Père Lachaise à Paris un hommage à Pierre Overney, militant révolutionnaire assassiné par une milice patronale le 25 février 1972.
Aujourd'hui comme hier, on a raison de se révolter !
Ma su questo è bene fare una storia recente.
Pierre Overney è stato per anni dimenticato, collegato alla crisi del maoismo anche in Francia che ha seppellito - tranne il rituale ricordo del maggio francese - l'esperienza storica di Gauche Proletarienne, l'organizzazione marxista-leninista-maoista più significativa del post Maggio francese,che ha avuto al centro non solo la lotta armata ma l'organizzazione rivoluzionaria della classe operaia delle grandi fabbriche, la prima organizzazione in un paese imperialista europeo del proletariato immigrato, l'esperienza e la militanza di studenti e intellettuali rivoluzionari al servizio di quella che era La cause du peuple - nome anche dello storico giornale, diretto in occasione della sua repressione da Jean Paul Sartre.
La Gauche Proletarienne è stata anche ispiratrice e dialetticamente legata all'esperienza italiana delle Brigate Rosse.
Sono stati i marxisti-leninisti-maoisti italiani - attuali proletari comunisti/PCm Italia - che hanno portato in Francia la riscoperta di questa esperienza , in collegament oe sostegno reciproco con la volonta di quadri provenienti anche da quella esperienza - come il compagno Pierre da pochi anni scomparso.
I compagni italiani hanno cominciato una serie di meeting pubblici con i compagni francesi in Francia di cui esistono atti e pubblicazioni - che saranno nei prossimi mesi rieditati.
Una parte significativa di essi sono quelli legati alla Rivolta delle banlieus parigine 2005; alla ascesa di Sarkozy; e appanto all'esperienza dei maoisti in Francia a partire dal maggio francese fino alla nascita sviluppo e morte di Gauche Proletarienne:
In occasione di uno di questi meeting fu deciso che una delegazione andasse a rendere omaggio alla tomba, nel mitico cimitero di Pere Lachaise, del giovane operaio maoista ucciso alla fabbrica Renault da uno sbirro vigilante il 25 febbraio del 1972. In quella occasione verificammo che perfino i compagni francesi con cui lavoravamo, non conoscevano dove fosse la sua tomba! Questo per segnalare quanto profonda fosse stata la cancellazione della memoria storica, nonostante esistesse chiaramente una retorica propagandistica che la richiamasse. Da quel momento, grazie anche questa iniziativa è ridiventato costume nella parte rivoluzionaria, anziana e giovane, del movimento marxista-leninista-maoista fare di questa giornata occasione di riaffermazione sia della memoria storica sia della ripresa per la costruzione in Francia della organizzazione rivoluzionaria marxista-leninista-maoista che traesse un bilancio degli splendori e limiti di quella esperienza
Su tutto questo torneremo in Italia e Francia con un ciclo di convegni, materiali e azioni militanti che ci saranno in Italia e Francia - pandemia permettendo, dato che qui la presenza in ogni condizione e una condizione per tenerli realmente - e che riguarderanno l'intera esperienza della lotta armata politicamente e ideologicamente orientata nei paesi imperialisti.
Commemorare Pierre Overney, operaio maoista, riprendere la lotta rivoluzionaria
Venerdì 25 Febbraio, 1972, sono le 14.30. All’uscita del turno di mattina. Porta Zola,
una dozzina di militanti maoisti, compresi ex operai Renault
licenziati, distribuiscono volantini che invitano ad una manifestazione
antifascista alle 18 h
Pierre
Overney è stato ucciso perché era maoista e i maoisti denunciavano i
crimini razzisti (quasi 150) di cui erano vittime i lavoratori
immigrati, ma anche perché gli immigrati e i maoisti organizzati nel
Comitato di Lotta rifiutavano i licenziamenti che cominciavano alla
Renault di Billancourt. 20 anni dopo, il sito sarà definitivamente chiuso e il personale licenziato.
Oggi, il razzismo e il fascismo non sono morti, e i licenziamenti neppure.
Il fascismo, già denunciato all'epoca, ora veste nuovi abiti, quelli del fascismo del nostro tempo: il moderno fascismo. Questo
è possibile perché la borghesia non ha ancora bisogno del fascismo
all’antica perché non ha più di fronte ad essa né l'Urss, né forti
partiti comunisti. Oggi, la linea dei vecchi partiti comunisti è socialdemocratica, conciliatrice, come quella dei dirigenti sindacali. Già i maoisti dell’epoca denunciavano questo spirito di conciliazione con la borghesia, che ha portato alla situazione odierna.
La
borghesia ha oggi bisogno del fascismo, che avanza nascosta sotto la
maschera della "democrazia" borghese, per riprendersi ciò che i
lavoratori le avevano strappato con la lotta. La borghesia sta attaccando tutte le conquiste del movimento operaio, pagate al prezzo di sangue e lacrime. Il fascismo avanza senza reale opposizione politica che contesti il sistema capitalista e abbia come progetto la sua distruzione.
Lo
stato di polizia e militarizzato si rafforza, stimolato dalla mosca
cocchiera del Fronte Nazionale, mentre nell'ombra si moltiplicano i
gruppi neofascisti e neonazisti. I conciliatori frenano il movimento operaio, seminando la confusione politica e preparano la via al fascismo.
Di
fronte a questa situazione che richiede la ripresa nelle proprie mani
della lotta rivoluzionaria, i maoisti riprendono la bandiera rossa
trascinata nel fango dalla borghesia e dai rinnegati. Le
guerre popolari si sviluppano in Perù, India, Bangladesh, Filippine e i
partiti maoisti si ricostruiscono in molti paesi dal Sud America
all’Europa.
Celebrare
la memoria di Pierre Overney significa assumere l'eredità del movimento
operaio, della Comune di Parigi per le lotte attuali, il cui legame è
così forte al cimitero Père Lachaise, dove i Comunardi furono fucilati e
il nostro compagno Overney è sepolto.
PERE LACHAISE
DEPORREMO UNA CORONA DI FIORI SULLA SUA TOMBA
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