Si ripete il copione, anche quest’anno la Cgil ha detto NO allo sciopero delle donne e se non fosse per il danno reale che ogni giorno mette in atto con gli altri sindacati confederali contro le lavoratrici/donne, si sarebbe davvero da ridere!
La Cgil, che si lamenta che NUDM non ha ricercato il dialogo, ha considerato assolutamente nulla anche quest’anno la lettera aperta di NUDM ai sindacati.
Agli interrogativi illusori e acritici di NUDM "Ai sindacati che fino ad ora non hanno accolto i nostri appelli chiediamo se si adatteranno a questo presente opprimente, oppure se staranno dalla parte delle donne, delle persone Lgbt*qia+ e di tutt* coloro che lottano non solo per i loro diritti, ma per eliminare il sessismo, lo sfruttamento e le molteplici forme di discriminazioni e violenza ancora così radicati e diffusi nella nostra società", la CGIL risponde ancora con un chiaro e tondo NO! adattandosi eccome al “presente opprimente” per la maggioranza delle donne a cui, insieme agli altri sindacati confederali, contribuisce pienamente al servizio di padroni e governo
E’ proprio in questa ultima fase pandemica che i sindacati confederali, compreso la CGIL, non hanno infatti posto alcun argine al licenziamento di migliaia di lavoratrici, all’ipersfruttamento di lavoratrici come quelle del settore della sanità, al fatto che migliaia di operaie sono state costrette a dovere andare a lavorare in fabbrica senza condizioni di salute e sicurezza anticovid e in generale, hanno salutato come positivo lo smart.working inneggiando a misure di incentivazione del suo utilizzo come “soluzione” per le donne che lavorano ma che devono badare anche ai figli, invece di combattere tutto lo scaricamento del lavoro di cura sulle donne e tutto il peso della famiglia, quella stessa famiglia che in molteplici casi uccide le donne e potremmo continuare…
Lottare contro tutto lo sfruttamento e oppressione che subiscono ogni giorno le donne lavoratrici, precarie, disoccupate, migranti, giovani significa lottare anche contro sindacati come la CGIL che pienamente organica a questo sistema capitalista non ha perso tempo ad applaudire il neo governo Draghi mentre vergognosamente riduce la questione della condizione di oppressione delle donne ad un mero “alfabeto delle donne”
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