"Sentenza importante quella emessa dal Tribunale di Roma, secondo cui i respingimenti sono illegali e i migranti che li subiscono hanno diritto a vedersi risarcire il danno e a presentare domanda di protezione internazionale nel paese che li ha respinti.
La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal Tribunale civile di Roma. Il ricorso era stato presentato dall’Associazione per gli Studi Giuridici per l’Immigrazione (Asgi) e da Amnesty International Italia. Secondo il Tribunale di Roma, un gruppo di migranti soccorsi da una nave militare italiana e respinti hanno diritto al risarcimento da una parte e all’ingresso in territorio italiano per procedere alla domanda di protezione internazionale nel nostro paese.
I fatti risalgono al 27 giugno del 2009. Una nave militare italiana intercettò un gommone con il motore in avaria. A bordo c’erano 89 migranti (di cui 75 eritrei, 9 donne e 3 bambini), che, però, non vennero fatti sbarcare in un porto italiano, ma vennero riportati in Libia, da dove erano partiti.
Allora il ministro dell’Interno era il leghista Roberto Maroni, che in quell’occasione commentò l’episodio ritenendolo una vera e propria vittoria: “Svolta storica contro i clandestini, è un nuovo modello di contrasto in mare per chi cerca di arrivare illegalmente”.
Amnesty International Italia e l’Associazione per gli Studi Giuridici per l’Immigrazione tre anni fa hanno presentato ricorso al tribunale civile di Roma per quegli 89 migranti: il 28 novembre 2019 è stata pronunciata la sentenza che ha dato ragione a quei migranti e che costituisce di fatto un precedente importante per tutti gli altri respingimenti avvenuti in passato e che potrebbero avvenire in futuro".
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