Torino: un rosario per Salvini davanti al tribunale nel giorno del processo all'ex ministro
Nasce il gruppo "anti-sardine", la fondatrice: "Sosteniamo Matteo con la preghiera"
A
Torino nasce il primo gruppo anti-sardine. E organizza il debutto in
piazza il 10 dicembre, nello stesso giorno del gruppo social nato anche
qui sotto l'onda delle mobilitazioni che dall'Emilia Romagna hanno poi
proliferato in tutta Italia. Luogo, orario e modalità, però sono
diversi. L'appuntamento è alle 9 del mattino per recitare il rosario di
fronte al tribunale di Torino dove il
leader della Lega Matteo Salvini è atteso per rispondere all'accusa di vilipendio dell'ordine giudiziario.
Nel curriculum "di credente nella chiesa tradizionale" della signora Angela ci sono precedenti di rosari in pubblico "come quello recitato in piazza Cln il 15 giugno, per contrastare la manifestazione del Gay Pride". Sul rischio di strumentalizzare la fede, Angela Ciconte ha le idee chiare. "Non è vero che Salvini strumentalizza il rosario - assicura - Io l'ho incontrato sabato a Milano e l'ho informato che martedì saremo davanti al tribunale per sostenerlo. Lui ha tirato fuori dalla tasca il rosario: se lo usasse solo per scopi mediatici, non l'avrebbe avuto con sè".
leader della Lega Matteo Salvini è atteso per rispondere all'accusa di vilipendio dell'ordine giudiziario.
Nel curriculum "di credente nella chiesa tradizionale" della signora Angela ci sono precedenti di rosari in pubblico "come quello recitato in piazza Cln il 15 giugno, per contrastare la manifestazione del Gay Pride". Sul rischio di strumentalizzare la fede, Angela Ciconte ha le idee chiare. "Non è vero che Salvini strumentalizza il rosario - assicura - Io l'ho incontrato sabato a Milano e l'ho informato che martedì saremo davanti al tribunale per sostenerlo. Lui ha tirato fuori dalla tasca il rosario: se lo usasse solo per scopi mediatici, non l'avrebbe avuto con sè".
Il
sostegno a Salvini non è comunque l'unico. "Ci stiamo organizzando a
livello nazionale per appoggiare pubblicamente con la preghiera chi
difende i nostri valori. Purtroppo in questo momento la Chiesa è divisa,
ma sarà Dio a giudicare. Chi pensa che si possa accogliere tutta
l'Africa fa valutazioni che non hanno a che vedere con la fede".
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