mercoledì 4 dicembre 2019

pc 4 dicembre - 8/12, marcia Susa -Venaus. Perchè liberare tutt* vuol dire lottare ancora!

Ritrovo dalle 12 a Susa – Ponte Briancon – Statale 24
Libertà per Nicoletta, Stella, Dana, Francesca, Mattia, Luca, Giorgio, Mattia, Maurizio, Aurelio, Michele, Paolo, Massimo, Fabiola!
Continuiamo a scrivere le pagine di questa lunga storia, che ci vede protagonisti insieme a migliaia di persone in tutta Italia di una battaglia quasi trentennale a difesa del nostro territorio e per il futuro di tutte e tutti.
Tra cricche di poteri, pubblici ministeri persecutori dei No Tav che vengono indagati, nemici dei No Tav che fanno affari con la mafia, tonnellate di amianto abbandonate sui siti di interesse dei futuri lavori, c’è ancora chi continua a sostenere la credibilità di quest’opera.
La forza di governo maggioritaria alle ultime elezioni ha dichiarato che quest’opera è da fare,
nonostante anni di campagna elettorale contraria ed un’analisi costi benefici che ha dimostrato che ciò che abbiamo sempre detto è vero, il Tav è un enorme spreco di denaro pubblico.
Oggi, contrastare queste opere inutili e devastanti significa difendere un pianeta a rischio sopravvivenza. I cambiamenti climatici stanno condannando l’uomo e la natura all’estinzione a causa di uno sfruttamento delle risorse di un sistema fuori controllo. Tutto ciò non è più sostenibile e dobbiamo agire ora.
Continuiamo a subire un feroce attacco, colorato di vendetta, da quei poteri che in nome della legalità realizzano ingiustizia e sopraffazione dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura.
A breve infatti per 20 attivisti No Tav si apriranno le porte del carcere, a seguito di assurde condanne punitive, con l’obiettivo di intimidire una lotta che si appresta a contrastare l’inizio dei lavori per il tunnel di base.
Per Luca Abbà, esse si sono già spalancate pochi mesi fa, con un provvedimento del tribunale di sorveglianza di Torino che con un documento più politico che giuridico l’ha allontanato dalla sua casa e dai suoi affetti.
Nicoletta Dosio, nostra attivista da sempre, ha deciso di non chiedere le misure alternative e per questo finirà in carcere all’età di 73 anni.
Per tutti questi motivi l’8 dicembre torneremo in marcia, da Susa a Venaus, sventolando con orgoglio le nostre bandiere No Tav.
Una data di mobilitazione importante questa che oltre ricordare la liberazione di Venaus nel 2005, è il decimo anniversario della giornata internazionale contro le Grandi Opere Inutili.
Appuntamento ore 13 a Susa. Il luogo della partenza e il percorso della manifestazione sarà comunicato al più presto, insieme al ricco percorso di avvicinamento che stiamo costruendo!
Scendiamo in marcia tutti insieme perché liberare tutte e tutti vuol dire lottare ancora!
Libertà per Nicoletta, Stella, Dana, Francesca, Mattia, Luca, Giorgio, Mattia, Maurizio, Aurelio, Michele, Paolo, Massimo, Fabiola!

TORINO – La Fiom Cgil di Torino e del Piemonte rendono noto che parteciperanno alla marcia No Tav indetta per domenica 8 dicembre dall’Unione Montana e dai Comuni della Valle di Susa. Come da sempre sosteniamo si tratta di un’opera che si rivelerà inutile e superata, che drena e drenerà enormi risorse pubbliche.
Quelle risorse che andrebbero investite nella creazione di lavoro con un grande piano di modernizzazione e manutenzione delle reti di trasporto pubblico e di salvaguardia del territorio, che proprio in queste settimane ha dato ulteriore dimostrazione di un esteso dissesto idrogeologico.            post — 23 Novembre 2019 at 10:00

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