giovedì 5 dicembre 2019

pc 5 dicembre - L'AZIONE DELLO SLAI COBAS SC ALL'ARCELORMITTAL A TARANTO

Forte denuncia del piano Mittal questa mattina alla port.A di ArcelorMittal, ascoltata con attenzione dagli operai.
Denunciati i numeri degli esuberi e la rivisitazione dei contratti
denunciato come l'accordo del 6 settembre 2018 abbia favorito finora i padroni
denunciata l'ambiguità del governo
Criticata la posizione Usb e ambientalisti antioperai che, chiedendo la chiusura dell'Ilva, favoriscono l'attacco del padrone e smobilitano gli operai
Rivendicata la piattaforma e la linea di lotta dello Slai cobas pe il sindacato di classe
L'iniziativa prosegue domani alla port. D.

IL PIANO PRESENTATO DALLA MITTAL PORTEREBBE A:
migliaia di esuberi - per cui il "meglio" della prospettiva sarebbe una mega cassintegrazione - con Taranto che diventerebbe la citta' con più cassintegrati a livello europeo - costo che tra l'altro ricadrebbe sulla collettività;
più sfruttamento per i lavoratori che restano, dato che comunque la Mittal vuole portare la produzione a 6 milioni di tonnellate dal 2021;
revisione in peggio dei contratti dei lavoratori, con decurtazione salariale, cancellazione di indennità (che sono legate alla lavorazione in siderurgia);
a parte la previsione del forno elettrico, non c'è un avanzamento sul piano delle bonifiche, di risanamento impianti, viene invece ridotta la copertura dei parchi minerali, senza spiegarne la motivazione.

LO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE DICE:
nessun esubero, nessun licenziamento nell'appalto, tutti i cassintegrati ex Ilva devono rientrare, ponendo gli operai non impiegati nella produzione nell'attività di bonifiche/ristrutturazione impianti, attraverso anche una riqualificazione professionale che però deve avvenire con una formazione in corso di lavoro.
A questo si deve unire un prepensionamento, sia per l'amianto, sia perchè 25 anni bastano in una fabbrica siderurgica.
Come è più che legittimo pretendere, appunto in una fabbrica siderurgica comunque a rischio, che vi sia una riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga, in AM e nell'appalto.

QUESTA PIATTAFORMA E' TUTT'ALTRA COSA DAL"RISPETTO E RITORNO ALL'ACCORDO DEL 6.9.18" (COME INVECE CHIEDONO I SINDACATI CONFEDERALI). 
E' quell'accordo - che già ha concesso di tener fuori 2600 operai e accettato le condizioni della Mittal - che ha dato forza alla Mittal e potere di ricatto.  

Ciò che non può essere è che ArcelorMittal e i padroni dell'acciaio possano tranquillamente continuare a fare profitti, che il governo vada incontro alle richieste della Mittal, e che solo gli operai e le masse popolari devono subire i danni.   

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