domenica 1 dicembre 2019

pc 1 dicembre - L'arcipelago neonazista e neofascista elettoralmente con Salvini, clandestinamente per 'la lotta armata' al servizio dello Stato forte e dei 'i pieni poteri'

Inchiesta neonazisti, arrestato l'ex vicecoordinatore di Forza Nuova a Imperia

Pasquale Nucera è uno dei 19 estremisti di destra indagati

E' stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dalla Digos di Genova e portato nel carcere di Imperia per detenzione di armi Pasquale Nucera, uno dei 19 estremisti di destra indagati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere nell'ambito dell'operazione 'Ombre nere' coordinata dalla Dda di Caltanissetta. Due giorni fa in un agriturismo a Dolceacqua in provincia di Imperia, dove Nucera risiede, erano state rinvenute armi e parecchio materiale propagandistico. In particolare erano stati sequestrati un fucile, 33 coltelli e 3 machete.
In un'altra abitazione in territorio francese riconducibile a Nucera, sempre la Digos aveva rinvenuto diversi fucili e una pistola. Nucera, 64 anni, ex legionario ed ex vicecoordinatore di Forza nuova per la provincia di Imperia, secondo le indagini avviate due anni fa dalla Digos di Enna, era il reclutatore del gruppo e si proponeva come addestratore vantando la sua passata esperienza militare.  In un'intercettazione emerge che sarebbe lui a proporre di lanciare una molotov contro una sede Anpi a Milano o a Genova. Ex esponente di spicco dell'ndrangheta ed ex collaboratore di giustizia, si era trasferito da tempo in Liguria. Sul suo profilo Facebook, dove si faceva chiamare Yavres Leon, pubblicava parecchie  immagini relative al passato nella legione straniera, ma anche svastiche e immagini inneggianti al fascismo e a Mussolini. Il profilo è stato posto sotto sequestro dalla polizia postale. Oltre a Nucera, la Digos di Genova aveva perquisito le abitazioni di altri 3 indagati, due uomini e una donna, tutti genovesi, trovando soprattutto materiale propagandistico di estrema destra.

Indagini sulle armi ai neonazisti, un arresto e presunti legami all'estero

DOLCEACQUA - La ricerca di armi e la progettazione di attentati oltre agli slogan, le chat e i convegni per un nuovo fronte nazista. Dietro il tentativo di creazione del partito nazionalsocialista
italiano, emerso dall'inchiesta 'Ombre Nere' e che vede indagate 19 persone, non si esclude che possa esserci una rete più grande.

Un sospetto che aumenta nelle ultime ore dopo l'arresto e il ritrovamento di armi nella casa di un 57enne di Monza, Maurizio Aschieri, che aveva avuto dei contatti con l'ex esponente della 'ndrangheta Pasquale Nucera. Nella sua abitazione a Dolceacqua, in provincia di Imperia, sono stati trovati un fucile, una carabina, due revolver e diverse munizioni. Anche se Aschieri al momento non risulta far parte della galassia neonazista e sarebbe estraneo al tentativo di fondazione del movimento antisemita, gli investigatori dell'Antiterrorismo stanno cercando di valutare tutti i possibili tasselli di un network ancora poco chiaro, con l'obiettivo principale di rintracciare i canali per l'approvvigionamento di eventuali armi da parte del gruppo neonazi.

Era proprio uno di loro, in un'intercettazione, a spiegare: "possiamo avere a disposizione armi e esplosivi, sforneremo soldati pronti a tutto". In particolare proprio Nucera, ex legionario ed esponente di spicco della 'ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente ligure, secondo le indagini sarebbe stato addetto all'addestramento delle nuove leve. L'inchiesta, partita da Enna fino a coinvolgere diversi estremisti di destra del Nord, potrebbe dunque essere tutt'altro che conclusa.

Gli inquirenti stanno anche tentando di capire a che punto fossero arrivati i progetti degli attentati di cui gli indagati parlavano nelle intercettazioni. In una di queste, uno degli indagati proponeva di ingaggiare uno straniero di nazionalità marocchina per il lancio di una molotov contro una sede dell'Anpi in Liguria, affinché risultasse come unico colpevole. Su quest'ultimo elemento, la stessa presidente nazionale dell'Anpi, Carla Nespolo, ha espresso "preoccupazione" parlando di "un clima generale di violento attivismo nero".

Non solo nostalgici del Terzo Reich. In altre intercettazioni si era fatto cenno anche al gesto del giovane neonazista Stephan Balliet che, vestito con mimetica elmetto e mascherina, solo poco più di un mese fa aveva attaccato una sinagoga in Germania uccidendo due persone. La maggior parte delle conversazioni si svolgevano su chat russe e su un gruppo whatsapp, a cui partecipavano anche alcune donne, ritenute elementi di spicco nella neonata organizzazione, come una madre padovana, che si definiva 'sergente del fuhrer, e una trentenne che era stata eletta 'Miss Hitler'.

Una serie di legami erano stati stretti anche all'estero. Il gruppo cercava anche di accreditarsi in diversi circuiti internazionali avviando contatti con organizzazioni di rilievo come "Aryan Withe Machine - C18" (espressione del circuito neonazista Blood & Honour inglese) ed il partito d'estrema destra lusitano "Nova Ordem Social".

Inchiesta su neonazisti, indagato anche un ex legionario di Dolceacqua

L’uomo, 59 anni, è accusato con altre 18 persone di costituzione e partecipazione ad associazione eversiva
Dolceacqua  - Sul suo profilo Facebook, poi oscurato dalla polizia postale di Imperia, aveva pubblicato numerose foto di lui con l’uniforme della Legione Straniera. Una pagina aperta con il suo nome di battaglia, Yavres Leon. Anche nella vita si faceva chiamare Leone, ma il suo vero nome era un altro, Pasquale, Pasquale Nucera. Cinquantanove anni, origini calabresi, un tempo affiliato alla ’ndrangheta, già collaboratore di giustizia, nel 2018 nominato vice coordinatore provinciale di Forza Nuova per il Ponente ligure, in un’intercettazione con una militante, soprannominata Miss Hitler, aveva rivelato un progetto inquietante: «Potremmo lanciare una molotov all’Anpi».

Nucera è una delle 19 persone indagate dalla Procura distrettuale di Caltanissetta, in collaborazione con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, con l’ipotesi di reato di costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere. Un indagato è stato arrestato.
Secondo l’accusa, il gruppo stava cercando di costituire un’associazione di estrema destra, il “Partito nazionalsocialista italiano dei lavoratori” , di chiara matrice filonazista, xenofoba e antisemita. Pasquale “Leone” Nucera, per gli investigatori della Digos di Enna, che hanno condotto l’inchiesta, chiamata “Ombre Nere”, aveva il compito di addestrare i militanti, proprio grazie alla sua esperienza nella Legione Straniera. Per questo scopo era stata anche creata una chat, “Militia”. Non solo: Nucera avrebbe sostenuto di poter procurare delle armi al gruppo. Sempre ieri, gli uomini della Digos hanno perquisito la sua abitazione. Massimo riserbo sull’esito dell’attività.

Sul profilo social di Pasquale Nucera a nome Yavres Leon, assieme agli scatti in divisa da legionario, compaiono numerosi riferimenti all’ideologia nazista, a cominciare da una mappa dei Paesi europei finiti sotto il dominio nazista, sui quali compare una svastica, e la scritta «Ein volk, ein reich, ein fuhrer», accanto a una dell’Europa dell’Euro, con la scritta «Ein volk, ein reich, ein Euro». Oltre a fasci littori e a immagini di cavalieri templari, dei quali Nucera avrebbe fatto parte.

Non è stato invece oscurato, in quanto privo di riferimenti all’ideologia nazista, il profilo Facebook dell’agriturismo “Piccola Sparta”, gestito da Nucera a Dolceacqua, in località Pozzuolo, nella zona dell’Alta Via dei monti liguri. In mezzo a scatti dell’agriturismo, compare solo qualche altra foto della Legione Straniera, e una di addestramento “militare”: un gruppo di persone in mimetica con delle armi, accanto al quale compare la scritta «Per vivere un giorno da soldato, alla Piccola Sparta, soldati in congedo della Legione Straniera ti seguiranno passo passo». Forse un’iniziativa organizzata da Pasquale “Leone” Nucera nella struttura di Dolceacqua.

Ieri, sia il cellulare dell’agriturismo che quello di Nucera erano spenti, è stato impossibile contattarlo. 

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