martedì 3 dicembre 2019

pc 3 dicembre - L'amara contabilità della strage quotidiana per il profitto del capitale

I morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno sono stati 656, con un calo di 9 morti (665) rispetto al 30 novembre del 2018.
Il mese si conclude con la morte, dopo un mese di agonia di Antonino Firetto di 60 anni caduto da un’impalcatura alla fine di ottobre. Teniamo sempre presente che il 2018 è stato l’anno peggiore da quando 12 anni fa è stato aperto questo Osservatorio. Ma rispetto al 30 novembre del 2018 registriamo un aumento sui luoghi di lavoro del 7,2% (erano 608). Ma con i morti sulle strade e in itinere si arriva già a superare i 1300 morti. Da 12 anni le percentuali delle morti nelle varie categorie sono sempre le stesse: agricoltura oltre il 30% con gli schiacciati dal trattore che sono già 139 anche quest’anno. L’edilizia è in leggero decremento, con le cadute dall’alto sempre come causa principale delle morti in questa categoria, seguono gli autotrasportatori e l’industria. Innumerevoli i morti nell’artigianato. Gli stranieri morti sono al 13%. Gli ultrasessantenni sono al 25% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. Cambiano i governi, cambiano i colori politici ma i lavoratori continuano a morire come non mai per l’indifferenza che hanno verso chi lavora.
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

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