Iraq: la Camera dei rappresentanti ha accettato le dimissioni del premier
Il 29 novembre scorso, il premier iracheno Adel Abdul Mahdi ha annunciato che avrebbe presentato
le sue dimissioni alla Camera dei rappresentanti, il parlamento monocamerale di Baghdad, a seguito dell’ultima ondata di violenze nel paese e dell’appello dell’ayatollah Ali al Sistani, massima autorità dell’Islam sciita iracheno, affinché i deputati sfiducino il governo. Lo ha annunciato lo stesso Abdul Mahdi in una dichiarazione trasmessa alla stampa. “Ho ascoltato molto attentamente il discorso della suprema autorità religiosa”, scrive il premier citando un passaggio chiave dell’appello di Al Sistani al parlamento. “In risposta alla sua richiesta e per velocizzare il più possibile il processo, presenterà alla Camera dei rappresentanti una lettera ufficiale con le mie dimissioni dalla guida dell’attuale governo così che il parlamento possa riconsiderare le proprie scelte nell’interesse supremo del popolo e del paese”, si legge nella dichiarazione di Abdul Mahdi. L’intervento di Al Sistani era giunto in mattinata dopo una nuova ondata di scontri tra polizia e manifestanti che negli ultimi due giorni hanno provocato oltre 40 morti nelle città di Najaf, Nassiriya e Baghdad, portando a 408 il bilancio delle vittime dall’inizio delle proteste antigovernative in corso dal mese di ottobre.
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