In attesa dell’incontro che si dovrebbe tenere il 9 aprile al
Ministero a Roma per discutere di come procedere adesso dopo ciò che è
successo, ma dal quale a quanto pare sono stati esclusi i sindacati confederali, i giudici hanno pensato bene di rimettere a piede libero il padrone
che è difeso dal potente e storico studio legale Grande Stevens di Torino.
La ridicola scusa per il rilascio del delinquente è che la
procura di Termini Imerese non sarebbe competente perché la Blutec ha sede
legale a Torino! Ma il reato è stato commesso a Termini…!
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Inchiesta Blutec,
annullati gli arresti domiciliari: Ginatta torna libero
L'imprenditore torinese dell'automotive era accusato di malversazione ai
danni dello Stato. Il fascicolo passa a Torino
Roberto Ginatta
l tribunale del
riesame di Palermo ha annullato le misure cautelari inflitte dal gip di Termini
Imerese nei confronti del presidente di Blutec Roberto Ginatta, liberato dagli arresti domiciliari. Lo
rendono noto i legali. È stata anche riconosciuta l'incompetenza territoriale
della Procura di Termini Imerese sollevata dai difensori dello Studio Grande
Stevens, in favore della Procura di Torino.
Ginatta, uno degli imprenditori più famosi e potenti dell'indotto auto torinese, era stato arrestato in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della Blutec Spa, la società che ha rilevato l'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Era accusato, in sostanza, di avere lucrato sul progetto di ristrutturazione del polo produttivo siciliano. Gli arresti domiciliari sono stati decisi dalla Guardia di Finanza con l'accusa di malversazione ai danni dello Stato. Contestualmente, è stato emesso un decreto di sequestro preventivo dell'intero complesso aziendale e delle relative quote sociali della Blutec, nonché delle disponibilità finanziarie, immobiliari e mobiliari riconducibili agli indagati fino all'importo di 16 milioni e 516mila euro.
Gli avvocati Michele Briamonte, per
Blutec, e Nicola Menardo e Stefania Nubile, per Ginatta, "prendono atto
con favore della decisione del Tribunale di Palermo, che mette in luce le
criticità delle iniziative precedentemente assunte nei confronti degli
amministratori di Blutec, e confermano che il dottor Ginatta è pronto a
difendere con forza, avanti all’autorità giudiziaria competente, la legittimità
dell’operato della società sul progetto di riqualificazione di Termini Imerese,
auspicando che i rilevanti sforzi sino ad oggi profusi per il rilancio del sito
e dell’occupazione non siano vanificati dalle vicende occorse nelle ultime
settimane".
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