lunedì 1 aprile 2019

pc 1 aprile - Sul nuovo numero di proletari comunisti - Contro la repressione delle lotte proletarie: il caso Milani e il caso Bergamo

Appoggio e invito a partecipare alla manifestazione di Modena sabato 6 aprile

GLI SCIOPERI E LE LOTTE SOCIALI NON SI PROCESSANO

SABATO 6 APRILE, ore 14,00
MANIFESTAZIONE A MODENA
Concentramento a Piazzale Sant'Agostino


La città di Modena si candida ad essere la testa d'ariete di un ondata repressiva senza precedenti alle lotte sociali: da sempre la repressione contro gli spazi sociali, contro il movimento per la casa e in quest'ultima fase contro il SI Cobas è emblematica.
Il tentativo di incastrare Aldo Milani che, partendo dal “teorema-Alcar Uno”, mira a indebolire e a rendere fuorilegge quel movimento dei lavoratori che grazie agli scioperi hanno riconquistato diritti e livelli salariali più adeguati; la scelta, voluta a tutti i costi di ospitare il centro di espulsione regionale contro gli immigrati; la propaganda costante sul “tema-sicurezza” ai limiti della paranoia; l'obbedienza cieca all'oltranzismo del governo Lega-Cinquestelle che ha portato Modena a diventare
la “città-modello” nell'applicazione certosina di tutti i dettami reazionari governativi, prima col Decreto Minniti e ora col Pacchetto sicurezza di Salvini: questi solo gli esempi più lampanti di come la città di Modena sia diventata un laboratorio nazionale delle politiche antiproletarie e delle misure repressive, come dimostra il caso emblematico delle lavoratrici e dei lavoratori Italpizza.
Ciò non è casuale: la città di Modena, guarda caso è la stessa nella quale si registrano le più alte percentuali di evasione fiscale e contributiva e in cui più alta è la penetrazione economica delle organizzazioni criminali e mafiose, in primis proprio in quei settori produttivi dove più alto è il livello di sfruttamento della manodopera!

La manifestazione del 6 aprile indetta dal SICobas parte dall'esigenza di costruire una risposta unitaria e compatta a questa escalation repressiva. Chiamiamo alla mobilitazione tutte le realtà che a livello nazionale lottano per la difesa delle classi subalterne, per difendere il diritto di sciopero, l'agibilità delle lotte operaie sui luoghi di lavoro e la libertà di iniziativa sindacale.
Occorre dare una risposta forte a chi, attraverso il processo al coordinatore nazionale SI Cobas Aldo Milani che tra poche settimane arriverà a sentenza, sta tentando di trasformare le lotte sindacali in un problema di ordine pubblico.

Facciamo appello a tutti i movimenti che si schierano a fianco dei migranti contro le continue vessazioni attuate attraverso le attese e le spese allucinanti per il rinnovo del permesso di soggiorno, al movimento delle donne che da mesi si mobilità contro l'oscurantismo reazionario del governo Conte, alle istanze di base che si oppongono alle politiche di morte e devastazione ambientale ed a tutte quelle soggettività che intendono opporsi a questo sistema fondato sullo sfruttamento, sulle guerre e sull'oppressione di classe.

ALDO LIBERO!
NO AL RAZZISMO!
PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI
PER LA LIBERTA' DI ORGANIZZAZIONE SINDACALE
CONTRO OGNI FORMA DI REPRESSIONE DELLE LOTTE SOCIALI
CONTRO IL GOVERNO REAZIONARIO LEGA-5 STELLE E LE SUE FINTE OPPOSIZIONI ISTITUZIONALI

SI COBAS NAZIONALE

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