Termini Imerese, arrestati i vertici della Blutec. Sequestrata l’azienda,
“Distratti i fondi per l’ex Fiat”
Arresti domiciliari per il presidente
del Cda e l’amministratore delegato. “Malversazione ai danni dello Stato”: la
Finanza blocca i 16,5 milioni, l'ammontare del finanziamento che sarebbe stato
distratto
Fino a
qualche giorno fa, assicuravano di avere un progetto serio di rilancio per l’ex
stabilimento Fiat di Termini Imerese. Questa mattina, i finanzieri del nucleo
di polizia economico finanziaria di Palermo hanno notificato al presidente del
consiglio di amministrazione e all’amministratore delegato della Blutec spa un
provvedimento di arresti domiciliari. E l’intera società con sede in provincia
di Torino, a Rivoli, è stata sequestrata. Roberto Ginatta e Cosimo Di Cursi
sono accusati di malversazione ai danni dello Stato. Nei loro confronti è
scattato anche un provvedimento di interdizione, per 12 mesi non potranno
esercitare "imprese e uffici direttivi", così recita il provvedimento
del gip di Termini Stefania Galli. Di Cursi è in questo momento all'estero, sta
rientrando in Italia.
I due manager avrebbero distratto 16 dei 21 milioni di euro di contributi statali che dovevano rappresentare una grande occasione di sviluppo per 700 lavoratori. Questa l’accusa emersa dalle indagini della Guardia di finanza di Palermo, coordinate dalla procura di Termini Imerese guidata da Ambrogio Cartosio. Ed è scattato pure un sequestro cosiddetto per equivalente, da 16,5 milioni, la cifra che sembra essere svanita nel nulla. Il progetto di riconversione per il polo di Termini doveva essere concluso entro il dicembre 2016, poi prorogato al giugno 2018. Nel gennaio dell'anno scorso, era scattata la revoca del finanziamento da parte di Invitalia (l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa), l'azienda aveva presentato una nota in cui si attestavano spese già effettuate per 16,5 milioni di euro. Una dichiarazione falsa, secondo la ricostruzione degli investigatori guidati dal colonnello Cosmo Virgilio. i soldi sarebbero stati utilizzati dalla società per tutt’altri investimenti. E, adesso, il gip ha nominato un amministratore giudiziario per la Blutec, si tratta del commercialista palermitano Giuseppe Glorioso.
I due manager avrebbero distratto 16 dei 21 milioni di euro di contributi statali che dovevano rappresentare una grande occasione di sviluppo per 700 lavoratori. Questa l’accusa emersa dalle indagini della Guardia di finanza di Palermo, coordinate dalla procura di Termini Imerese guidata da Ambrogio Cartosio. Ed è scattato pure un sequestro cosiddetto per equivalente, da 16,5 milioni, la cifra che sembra essere svanita nel nulla. Il progetto di riconversione per il polo di Termini doveva essere concluso entro il dicembre 2016, poi prorogato al giugno 2018. Nel gennaio dell'anno scorso, era scattata la revoca del finanziamento da parte di Invitalia (l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa), l'azienda aveva presentato una nota in cui si attestavano spese già effettuate per 16,5 milioni di euro. Una dichiarazione falsa, secondo la ricostruzione degli investigatori guidati dal colonnello Cosmo Virgilio. i soldi sarebbero stati utilizzati dalla società per tutt’altri investimenti. E, adesso, il gip ha nominato un amministratore giudiziario per la Blutec, si tratta del commercialista palermitano Giuseppe Glorioso.
Questa mattina, dunque, la svolta a sorpresa nella
vertenza Blutec, mentre da settimane i lavoratori continuano le manifestazioni di protesta: 570 sono in
cassa integrazione, mentre 130 sono in azienda, impegnati in progetti di
formazione. Qualche giorno fa, i delegati della società avevano annunciato
l’interessamento di un gruppo cinese, ma dei finanziamenti ricevuti nessuna
notizia.
A fine febbraio, a Termini Imerese, era arrivato anche il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, per annunciare la proroga degli ammortizzatori sociali scaduti a dicembre, e soprattutto per lanciare un appello all’azienda: “Gli impegni presi vanno rispettati”. Ma è arrivato prima il provvedimento della magistratura.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/03/12/news/termini_imerese_arrestati_i_vertici_della_blutec_sequestrata_l_azienda_spariti_i_fondi_per_l_ex_fiat_-221300370/
A fine febbraio, a Termini Imerese, era arrivato anche il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, per annunciare la proroga degli ammortizzatori sociali scaduti a dicembre, e soprattutto per lanciare un appello all’azienda: “Gli impegni presi vanno rispettati”. Ma è arrivato prima il provvedimento della magistratura.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/03/12/news/termini_imerese_arrestati_i_vertici_della_blutec_sequestrata_l_azienda_spariti_i_fondi_per_l_ex_fiat_-221300370/
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