“Posizione che il quotidiano dei padroni ripete oggi: “Il
primo turno delle elezioni presidenziali brasiliane ha decretato il netto
vantaggio di Jair Bolsonaro, il
candidato del Partido Social Liberal che
piace ai mercati. Bolsonaro, infatti, a fronte di un forte conservatorismo
sociale, ha un’agenda economica che parla di privatizzazioni,
deregolamentazione e decentralizzazione dai poteri centrali. Però qualche
analista finanziario ha già alzato il sopracciglio dopo la sua precisazione
sulle privatizzazioni, che non riguarderanno società strategiche per lo Stato.
“Viceversa, lo
sfidante della sinistra Fernando Haddad non è molto gradito agli investitori
internazionali. Haddad, ex sindaco di San Paolo, è esponente del partito
laburista (Partido dos Trabalhadores) e si è presentato alle elezioni un mese
fa, dopo che la giustizia brasiliana ha dichiarato l’ex Presidente Ignacio Lula
da Silva non candidabile (è in carcere per corruzione). Haddad, infatti, ha
glissato sulle riforme ausipacabili per traghettare il Paese più grande del
Sudamerica fuori da una profonda recessione.”
A scanso di eventuali
equivoci i padroni di ogni angolo del mondo ci tengono a precisare chi vogliono
al governo!
E a scanso di eventuali equivoci i compagni brasiliani sanno cosa dire sulle elezioni:
"Né elezioni né intervento militare! Rivoluzione, sì"
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